Tutta la vita umana ed animale, dipende da quella vegetale e dalla Natura nostra madre.
Dalle piante, dalla loro qualità, sanità e bontà dipende la salute sia fisica e psichico-spirituale, di uomini ed animali. È per questo che da anni diffondiamo le varie forme di agricoltura rispettose dell’ambiente che:
1 - non danneggino i quattro elementi essenziali (Aria, Acqua, Terra, Fuoco, ritenuti inesauribili ma oggi in grave pericolo e squilibrio)
2 - mantengano l’autofertilità del suolo
3 - conservino specie e incentivino la biodiversità
4 - producano quantità, qualità del cibo e materie prime tali da permetterci una vita sana e buona
5 - lasci alle generazioni future condizioni di possibile esistenza, sopravvivenza ed evoluzione, e che sia un’attività piacevole, sostenibile, bella e piena di soddisfazioni.
Premessa indispensabile per ben comprendere come
nasce l'ammalamento
dei corpi Viventi e/o quello dei
Terreni agricoli dei campi, occorre considerare in primis
questa introduzione necessaria ed indispensabile:
Tutti i contadini
agricoltori e coloro che studiano botanica,
sanno perfettamente che un certo tipo di
Terreno fisiologico (terra) ha delle
caratteristiche tipiche e proprie dipendenti anche da dove
esso si trova rispetto al Polo Nord, Sud ed Equatore e dalla
sua esposizione o meno alle
radiazioni solari (luce ed energie varie) e
dipende fortemente, per produrre quello o quell'altro
tipo di piantine (erbe, alberi, ecc.) dalle
condizioni
climatiche dell'atmosfera.
"Il suolo o terra e'
composto da una parte solida (componente
organica e
componente minerale), una parte
liquida e da una parte
gassosa. Ovviamente le percentuali, delle
rispettive composizioni, variano da tipo e tipo di terreno,
in funzione del luogo ove esso e' presente.
Le proprietà fisiche del terreno sono un insieme di
caratteristiche del
terreno, derivate in parte dal suo stato fisico e
in parte dalla sua natura chimica. La loro evoluzione e
variazione influenza, sia la vita delle
piante, degli
animali (uomini compresi) e dei
microrganismi del terreno, sia la
tecnica agricola in generale.
Quest'ultima interagisce con le proprietà fisiche,
modificandole in modo più o meno marcato, allo scopo, in
genere, di rendere più ospitale l'ambiente per la
biocenosi tellurica.
Le varie parti del terreno:
1 - La parte solida
è composta dalle particelle terrose e dagli
organismi viventi presenti nel terreno. La
natura chimica delle particelle terrose è in
parte mineralogica, in parte organica, in parte
chimica. La natura delle particelle terrose ha
influenze dirette su molte proprietà fisiche e
meccaniche del terreno.
2 - La parte
liquida, è composta dalla soluzione
liquida circolante in esso, in altri termini
dall'acqua
e dai
sali minerali in essa disciolti.
Questo componente del terreno è soggetto ad
ampie fluttuazioni in virtù della dinamica degli
apporti meteorici e di quelli da falda, dell'evapotraspirazione
e della
percolazione profonda. La proprietà
fisica del terreno strettamente correlata alla
fase liquida è il potenziale idrico. Molte
varianti ad essa ad esempio avvengono, quando si
ara il terreno agricolo, per il sovescio o la
semina.
3 - La
parte gassosa, e composta
dall'atmosfera del terreno ed è in
rapporto di complementarietà con la
fase liquida, dal momento che
entrambe occupano gli spazi vuoti
del terreno. L'atmosfera del terreno
è in equilibrio dinamico con quella
dell'aria e il gradiente di
composizione è strettamente
correlato alla resistenza offerta
dal terreno agli scambi gassosi in
superficie. In generale l'atmosfera
del terreno è più ricca in
anidride carbonica e più
povera in
ossigeno in quanto i
processi respiratori della biocenosi
edafica consumano O2 e
liberano CO2.
4 - La parte aeriforme non ha
influenze dirette sulle proprietà
fisiche del terreno, tuttavia
interferisce indirettamente sulla
struttura attraverso
l'azione del
potenziale redox del terreno
sui processi di mineralizzazione
della sostanza organica". Tratto da
wikipedia.org
5 - In piu' occorre dire che OGNI
terreno agricolo viene "irrorato"
dalla luce del sole, la quale
contiene energia piu' o meno intensa
e di vario tipo, e cio' dipende
dalle
irradiazioni solari.
Note, agli
agricoltori biologici,
(quelli che utilizzano la chimica
nei loro campi, queste cose le hanno
"scordate"...come i
medici della
medicina ufficiale che
hanno "perso questa saggezza",
perche' le
universita' in mano a
Big Pharma
glielo hanno fatto "dimenticare",
cioe' tutte le
tecniche, cure possibili,
della
Medicina Naturale), sono
le interferenze e le influenze di
Sole, Luna, Cosmo, Stagioni, sui
Terreni agricoli, per la
semina,
raccolti, tagli e
potature,
innesti, ecc..
6 - La parte termica, cioe' la
temperatura di un terreno, e' molto
importante, infatti in un terreno
freddo non cresce che il muschio, in
terreno troppo caldo e non irrorato,
non cresce nulla perche' si
disidrata.
- questa
parte, molto dipende dalle
condizioni termiche dell'atmosfera e
dove si trova, cioe' a che
latitudine si trova il terreno.
7 - La parte alimentare, cioe' il
"dar da mangiare", per mezzo della
semina per fare il sovescio, per
mezzo del "cumulo"
derivante dal
compostaggio, il riordino del
pH ad esempio con la calce, ed
infine la semina per raccogliere un
tipo di vegetale utile per alimento
animale od umano.
- oppure lo si puo' "alimentare", si
fa per dire con
fitofarmaci chimici e/o
diserbanti (che sono
veleni per il terreno) o con
prodotti chimici derivanti dagli
scoli, spurghi, acque tosso-nocive
industriali; e' cosi che si avvelena
non solo il terreno, ma anche i
prodotti che vi si coltivano e
quindi tutti gli esseri viventi che
se ne cibano, animali e uomini.
Cio' significa, che se alteriamo una
di queste parti in modo
significativo, il terreno agricolo
produrra' questo o quelle piantine
di erbe, alberi, ecc., infatti ogni
agricoltore sa bene che ogni anno, a
seconda delle condizioni del
terreno, delle irradiazioni solari,
e dell'abbondanza o meno dell'acqua,
la tipologia dei raccolti varia, un
certo anno abbiamo raccolti
abbondanti in altri meno, od
addirittura la carestia.
Ma cio' vale, e' bene ricordarlo,
anche per il tipo di piantine (erbe
o piante, ecc.) prodotte, nel caso
di terreno incolto o del tipo di
raccolto agricolo, quando una o piu'
condizioni delle varie parti del
terreno subisce un'alterazione
particolare, che puo' essere variata
a seconda della parte investita
dalla variante, per cui una piantina
crescera' a dispetto di un'altra e
viceversa, a seconda dei rapporti
fra le varie parti del terreno
agricolo.
Esempio - Foto erba Tipo 1 + Foto
erba Tipo 2:
Sullo stesso campo, senza
aver seminato nulla nel corso
dell'anno, il primo anno abbiamo la
colonizzazione di erba del tipo 1;
l'anno successivo si trova un'altro
tipo di erba che ha colonizzato
l'area, il tipo 2, ovviamente non ha
colonizzato tutto in modo totale, ma
la maggioranza del tipo di erba che
colonizza l'area (campo) varia da
anno in anno e cio', come abbiamo
gia' detto prima, a seconda delle
variabili delle varie parti che
compongono il Tipo di Terreno
(terra del campo), del tipo di
temperatura del luogo, della
ionizzazione dell'aria, irradiazioni
del sole, abbondanza o meno
dell'acqua.
Fig. Tipo 1
Fig. Tipo 2
Altro esempio:
Un terreno intossicato da
sostanze chimiche
fertilizzanti,
contaminanti, o da piogge
contaminate, produrra' piu' o meno
certi prodotti a loro volta contaminati, un terreno
troppo bagnato e poco soleggiato,
non produrra' che piantine malate,
...un terreno all'oscurita' produrra'
solo certe piantine e sara' povero
di vita, quello molto al
sole produrra' altro tipo di
piantine e/o si secchera'... e cosi via.
Un terreno nel quale si e' seminato
un anno un certo tipo di semi, produrra' per
eccedenza, rispetto a cio' che
preesisteva, quel tipo di piantine
seminate.
Perche' questa premessa, perche in
Medicina Naturale
partiamo dal presupposto che i
corpi Viventi SONO sottoposti
alle stesse identiche Leggi
Biologiche
della Natura, come i
terreni agricoli, i parallelismi
sono specularmente identici con il
Terreno dei corpi
Viventi.
A seconda di come vengono mantenute,
variate od alterate le varie parti
che li compongono (vedi sopra le
varie parti del
Terreno-terra) i corpi viventi,
come i semi e le piantine dei terreni
agricoli, godono di buona salute o si
ammalano piu' o meno gravemente,
precocemente o nel tempo. Per cui
ricostruiamo l'Humus
alla Madre Terra, recuperando le tradizioni
Agroecologiche e diffondendo tecniche
Biologiche avanzate "ecocompatibili".
Ma queste cose (meccanismi) la
medicina ufficiale ed i
suoi
medici le
IGNORANO
totalmente !
A questo punto spiegato il
meccanismo biologico di un Terreno
agricolo, del suo rimanere sano od
ammalato (inquinato-alterato nei
giusti rapporti fra le sue "parti"
indicate qui sopra) e' molto facile
fare i parallelismo per i corpi
Viventi (animali ed umani), in
quanto anche i
Terreni delle strutture
viventi sottostanno alle stesse
regole e parti o funzioni, vedi
sopra da 1a 7.
TUTTI i corpi Viventi hanno il
loro proprio e specifico
Terreno e tutti hanno la
propria
matrice
fisiologica.
A seconda della "semina" del terreno
fisiologico e/o dell'alterazione
delle sue parti, vi sara' Salute e/o
malattia.
Per i particolari di
Come nasce la malattia nei corpi
Viventi, vedi e continua QUI
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AGRICOLTURA SOLO NATURALE
Definibile come l'Agricoltura del NON fare, consiste semplicemente nel lasciare che ogni cosa, nell'agroecosistema, vada secondo natura: niente potature, concimazioni, cura colturale o trattamento fitosanitario, lotte antiparassitarie, lavorazioni del terreno, questo perché la natura è perfetta e provvede a tutto da sé, basta saper seminare semi
NON,
OGM, trattati, ma autoctoni ed attendere per il raccolto.... il lavoro dell'agricoltore si limita alla semina e al raccolto.
Per ottenere cio' occorre
reinselvatichire
i semi ed i terreni, cioe'
disintossicarli
e ben nutriti !
Al terreno deve essere restituito quanto più possibile di ciò che ha prodotto, per cui per esempio la paglia dei cereali viene lasciata sul suolo. Il terreno rimane perennemente inerbito con una leguminosa di bassa taglia (Fukuoka - il suo fondatore - usa il trifoglio bianco) su cui si può seminare direttamente cereali, ortaggi o far crescere alberi da frutto.
Dall'avvento dell'aratro in poi è forse l'unica vera rivoluzione agronomica ed è il metodo di riferimento del
NAMASTE'...che significa: "Io onoro in te il luogo dove risiede l'intero universo. Se tu sei in quel luogo in te, e io sono in quel luogo in me, siamo una sola cosa", quindi Giungete le mani e dite
NAMASTE'.
By Leo Buscaglia
vedi:
Ortopertutti
+
Le Piante Aromatiche +
http://www.eticamente.net/40442/guida-per-lorto-sinergico-come-realizzare-lorto-piu-naturale-assoluto.html
L'agricoltura Naturale esige:
- Diversificazione, nel terreno agricolo od attiguamente, delle piante e della vegetazione, piante erbacee, alberi e cespugli che si sviluppano con altezze diverse; integrazione di allevamenti, insetti utili e microorganismi da inserire nel terreno.
- Gestione salutare del suolo, con l'uso di concimi organici, microorganismi utili al terreno, controllo dell' erosione del suolo e NON uso di
fertilizzanti di origine industriale-chimica.
- Non contaminazione del terreno e dell’ambiente, con l'uso di organismi, semi, piante, modificati geneticamente (OGM).
Far uso di una gestione degli insetti di lotta integrata, anche per proteggere le fattorie da potenziali sorgenti di contaminazione provenienti dalle fattorie confinanti.
- Accurato controllo degli standard qualitativi, che includono l'appropriata documentazione di tracciabilità delle origini della coltura, piani di prevenzione naturale per eventuali contaminazioni e infestazioni di parassiti, ed un programma di certificazione della qualità per i prodotti venduti.
- Costruzione di un ambiente sano e socialmente compatibile nei dintorni delle fattorie, dando ai dipendenti delle fattorie l'opportunità di una crescita personale che include programmi di studi e formazione nella
Medicina Naturale.
I risultati di uno studio del
Rodale Institute, un ente
che ha realizzato studi pratici
comparati tra agricoltura biologica
e convenzionale, hanno evidenziato
che coltivando i terreni in base al
criterio della rotazione delle
colture e secondo le regole della
bioagricoltura si ottengono
raccolti non solo quantitativamente
equivalenti ma anche migliori per la
salute, data l’assenza di
residui di
fitofarmaci e sostanze chimiche
( ..e ci voleva un altro studio che
lo confermasse….!)
http://www.tuttogreen.it/agricoltura-biologica-cos%E2%80%99e-la-lotta-biologica-e-perche-e-meglio-dei-pesticidi/
Seguendo il percorso dell’agricoltura naturale, si scelgono sempre soluzioni semplici, perche’, quando l’uomo “tecnologico”, interferisce in modo eccessivo con la natura, sorgono gravi problemi e le stesse soluzioni che si mettono in atto per tentare di risolverli spesso si trasformano in problemi ancora più complessi dei primi.
Esempio:
Info sullo
ZOLFO utilizzato in Agricoltura anche Biologica: il 99,9% dello zolfo utilizzato in agricoltura, compreso quello per uso enologico è
di derivazione del cracking del petrolio. Tra l'altro le zolfatare sono chiuse da decenni o comunque non rilevanti per l'uso agricolo. Il fatto che lo Zolfo utilizzato in agricoltura, sia un sotto prodotto della lavorazione del Petrolio ne fa quindi un
prodotto tossico.
I più grandi fornitori di Zolfo sono in Germania, ma Bayer non ne produce, lo acquista da terzi.
Abbiamo chiesto direttamente alla
Bayer settore agricolo, di confermare o meno questo fatto, la quale ha confermato che
TUTTA la materia prima per la preparazione di
TUTTI i tipi di zolfo esistenti in commercio, per uso agricolo, e cio' nel mondo intero, sono di
esclusiva derivazione petrolifera !
State quindi attenti e se fate
agricoltura "Biologica"
NON utilizzatelo ! ma seguite le indicazioni che vengono fornite dall'apposita associazione per l'agricoltura biodinamica.
Gli altri facciano cio' che credono...ma il problema dell'intossicazione della
pianta e quindi del terreno rimane...
Justus von Liebig - Il testamento -
promotore della chimica in
agricoltura:
"Confesso volentieri che l’impiego
dei concimi chimici era fondato su
delle supposizioni che non esistono
nella realtà. Questi concimi
dovevano portare una rivoluzione
completa in agricoltura. Il concime
di stalla doveva essere
completamente escluso e tutte le
materie minerali asportate dai
raccolti, sostituite con dei concimi
chimici.
Il concime doveva permettere di
coltivare su di uno stesso campo,
senza discontinuità e senza
esaurimento, sempre la stessa
pianta, il trifoglio, il grano ecc.,
secondo la volontà e i bisogni
dell’agricoltore.
Avevo peccato contro la saggezza del
Creatore e ho ricevuto la dovuta
punizione. Ho voluto portare un
miglioramento alla Sua opera e nella
mia cecità ho creduto che nel
meraviglioso concatenamento delle
leggi che uniscono la vita alla
superficie della terra, rinnovandola
continuamente, un anello era stato
dimenticato, che io povero verme
impotente, dovevo fornire".
Anche
le pratiche di
irrigazione e la qualità delle acque utilizzate
in agricoltura,
influenzano la qualità microbiologica delle
verdure e possono creare un rischio per la
salute dei consumatori.
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Il metodo
Pascal per far crescere le piante ricche di
nutrienti senza annaffiarle
Pascal Poot, è
un contadino francese che sta passando alla
storia: fa germinare i semi e poi li pianta
sul terreno (il suo è arido e pieno di
sassi) e non se ne occupa più fino alla
raccolta. Facendo così per anni ha attivato
i geni inattivi nel DNA delle piante che li
ha resi sempre più adattabili alle
condizioni atmosferiche e ne ha concentrato
i nutrienti oltre a rafforzarne il gusto.
Questa è la prova di come la natura abbia
un’intelligenza superiore a quella dell’uomo
che invece ha selezionato e modificato
sementi che oggi sono sempre più deboli.
Biologi,
ricercatori e aziende agricole stanno
andando alla fattoria di Pascal Poot sulle
alture di Lodève (Hérault), una zona della
regione francese
Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, perché
il suo metodo lontano anni
luce dall’agricoltura moderna, oltre ad
essere iperproduttivo è anche naturale e
poco costoso.
Senza
irrigazione malgrado la siccità, senza canna
(supporto verticali dove vengono fatti
arrampicare), senza cure e alcun pesticida
ne concimi, le sue migliaia di piante
producono fino a 25 kg di pomodori ciascuna.
Pascal Poot, ha
52 anni, è figlio di agricoltori ed ha
lasciato la scuola a 7 anni. Ha allevato
pecore e coltivato castagneti prima di
specializzarsi nelle sementi. Ecco in cosa
consiste la sua tecnica che ha sviluppato e
perfezionato negli anni.
Germinazione
Semina su del
terriccio, dentro una serra, quindi mette i
vasetti su un enorme mucchio di letame
fresco, per cui la temperatura nei giorni
successivi arriverà a 70 gradi, riscaldando
la serra e permettendo la germinazione dei
semi. La tecnica del letto caldo è molto
antica. Questo permetteva agli orticoltori
del XIX secolo di raccogliere meloni in
città dalla fine della primavera.
Travaso su
terreno e raccolta
E questo
permette a Pascal Poot di far germinare ogni
anno migliaia di piante di pomodori,
zucchini, peperoni, poi li pianta in piena
terra e non se ne occupa più fino alla
raccolta.
Così infatti
afferma Pascal:
“Pianto gli
ortaggi così germinati in piena terra e non
me ne occupo più fino alla raccolta, niente
acqua, cure varie, ecc, dal momento che le
piante sanno badare a sé stesse.”
E continua raccontando la
sua storia:
“La maggior
parte delle piante che oggi chiamiamo
“erbacce” erano piante che si mangiavano nel
Medio Evo, come l’amaranto o il dente di
cane. Mi son sempre detto che se loro sono
così resistenti è perché nessuno se ne è più
occupato da generazioni .
Tutti cercano di
coltivare gli ortaggi proteggendoli il più
possibile, io invece cerco di incoraggiarli
a difendersi da soli.
Ho cominciato a
piantare pomodori su un terreno pieno di
sassi vent’anni fa, e all’epoca non c’era
una goccia d’acqua.
Tutti pensano
che facendo così le piante muoiono, ma
questo non è vero, in effetti tutte le
piante sopravvivono.
All’inizio
abbiamo pomodori piccoli, ridicoli.
Ma bisogna
raccogliere i semi dei frutti e seminarli
l’anno seguente. Allora si cominciano a
vedere veri pomodori, possiamo raccoglierne
1 o 2 kg per pianta.
Meglio ancora se
aspettiamo un anno o due. All’inizio mi
hanno preso per matto ma alla fine, i vicini
hanno visto che io avevo più pomodori di
loro e senza peronospora, allora la gente ha
cominciato a parlarne e dei ricercatori sono
venuti a vedere.”
Tra questi
ricercatori c’è Bob Brac de la Perrière
biologo e genetista delle piante e
coordinatore dell’associazione ambientale Bede.
Ecco cosa ci dice di Pascal Poot.
“Alla fine degli
anni 90, durante la lotta contro gli OGM, ci
siamo detti che bisognava lavorare anche
sulle alternative, ed abbiamo cominciato a
fare l’inventario degli agricoltori che si
facevano le proprie sementi. Ne abbiamo
trovati tra 100 e 150 in Francia.
Ma il caso di
Pascal Poot era unico.
Il minimo che si
può dire è che lui ha una grande
indipendenza di spirito, segue le sue
regole, e per mia conoscenza nessuno fa come
lui. Lui seleziona le sue sementi in un
contesto molto difficile e di stress per le
piante e ciò le rende estremamente
tolleranti, migliora le loro qualità
gustative e fa si che i nutrienti sono più
concentrati.Oltre ciò lui coltiva diverse
centinaia di varietà differenti, pochi
agricoltori hanno una conoscenza così vasta”
I ricercatori
cominciano solo ora a capire i meccanismi
biologici che spiegano il successo del
metodo di Pascal Poot, assicura Véronique
Chable, specialista in materia a l’INRA-Sad
de Rennes che ha realizzato delle ricerche
sulle selezioni di Pascal Poot dopo il 2004.
“Il principio
base è di mettere le piante nelle condizioni
in cui vogliamo che crescano. L’abbiamo
dimenticato ma da molto tempo fa parte del
buon senso contadino, oggi si chiama
ereditarietà dei caratteri acquisiti in
altre parole c’è una trasmissione dello
stress e dei caratteri positivi delle piante
per più generazioni.
Bisogna
comprendere che il DNA è un supporto di
memorizzazione plastico, non è solo la
mutazione genetica che causa il cambiamento,
c’è anche l’adattamento, con geni che sono
dormienti, ma che possono risvegliarsi. La
pianta produce dei semi dopo aver vissuto il
suo ciclo, e conserva memoria di alcuni
aspetti acquisiti.
Pascal Poot
gestisce bene questo, le sue piante non sono
molto differenti dalle altre a livello
genetico ma hanno una capacità di
adattamento impressionante.”
Questa capacità
di adattamento ha un valore
commerciale. Durante la mia visita, molti
hanno chiamato Pascal per ordinare delle
sementi. L’agricoltore vende i suoi semi a
molte aziende bio, come Germinance. Kevin
Sperandio, artigiano sementiere di
Germinance, ci spiega:
“Il fatto che le
sementi di Pascal Poot si siano adattate a
un territorio difficile fa si che hanno una
capacità di adattamento enorme, valida per
tutte le regioni e per tutti i climi. Non
non abbiamo i mezzi di fare questo genere di
test ma sono sicura che se facessimo un
confronto tra una varietà ibrida, quella di
Pascal Poot e un seme bio classico sarebbero
quelle del conservatore dei pomodori che
otterrebbero i migliori risultati”
Una parte dei
semi sono venduti illegalmente, perchè non
sono iscritti nel catalogo ufficiale delle
specie e varietà vegetali del GNIS (raggruppamento
nazionale interprofessionale delle sementi e
delle piante)
Dice Pascal:
“Una delle mie
migliori varietà è la Gregori Altaï. Ma non
è iscritta nel catalogo, forse perché non è
abbastanza regolare. Molte varietà sono come
questa. L’autunno scorso, la sementiera
Sementi del Paese a un controllo di
repressione frodi ha trovato 90 infrazioni
nel loro catalogo, il principio stabilisce
che siamo autorizzati a vendere i semi che
danno frutti tutti uguali e danno gli stessi
risultati in ogni luogo.
Per me questo è
il contrario della vita, che riposa
sull’adattamento permanente.
Questo porta a
produrre dei cloni ma vediamo sempre più che
questi cloni sono come zombi.”
Alla domanda su
questi controlli, un rappresentante di GNIS
spiega:
“Il nostro
obiettivo è quello di fornire una protezione
per l’utente e il consumatore. Il settore
francese delle sementi è molto importante,
ma ha bisogno di un’organizzazione e di un
sistema di certificazione”.
Tuttavia la
standardizzazione della frutta e dei semi si
fa spesso a scapito del gusto e delle
qualità nutrizionali. E potrebbe, in futuro,
danneggiare gli agricoltori, dice Veronique
Chable.
“Il lavoro di
selezione dei semi dimostra che siamo in
grado di far crescere la pianta in
condizioni molto particolari. Ma
l’agricoltura moderna ha perso di vista che
tutto questo si basa sulla capacità di
adattamento.
In un contesto
di rapidi cambiamenti climatici e ambientali
il mondo agricolo avrà bisogno di questo.
Dovremo preservare non solo i semi, ma anche
la conoscenza degli agricoltori, le due cose
vanno insieme”.
Per condividere
questa conoscenza, ho chiesto a Pascal di
spiegare come si selezionano e raccolgono i
suoi semi. Ecco i suoi consigli
Bisogna
raccogliere il frutto più tardi possibile,
appena prima del primo gelo così avrà
vissuto non solo la siccità estiva, ma anche
le piogge autunnali.
Il pomodoro è
molto speciale. Quando si apre un pomodoro ,
i semi sono in una specie di gelatina, come
un bianco d’uovo. Questa gelatina impedisce
ai semi da germogliare all’interno del
frutto, che è caldo e umido . I semi non
germoglieranno fino a quando la gelatina non
sarà marcita e fermentata.
È necessario
dunque far fermentare i semi . Per questo
bisogna aprire il pomodoro , togliere i semi
e lasciarli per alcune ore nel loro succo ,
per esempio in una ciotola e ci sarà poi una
fermentazione lattica.
Dobbiamo
monitorare la fermentazione come il latte
sul fuoco, può durare tra 6 e 24 ore, ma non
deve formarsi della muffa. Poi se prendendo
un seme col dito si stacca bene dalla
gelatina allora è pronto.
Si mette il
tutto in un colino da tè, si lava con
l’acqua e si mette ad asciugare. così si
ottiene una percentuale di germinazione tra
il 98 % e il 100 %
Il peperone è
diverso, basta lavare i semi, asciugarli su
un setaccio fine e conservare. Per il
peperoncino è lo stesso ma occorre fare
attenzione perché i semi sono molto
piccanti, e questo passa anche attraverso i
guanti . Una volta che ho raccolto i semi di
peperoncini Espelette senza guanti, ho
dovuto passare la notte con le mani in acqua
ghiacciata !
Gli scienziati
pensano di trovare grazie alle scoperte di
Pascal delle risposte ai cambiamenti
climatici che rendono la coltivazione
moderna sempre più difficile.
Tratto da: dionidream.com
Cibi e
Verdure contaminate in agricoltura:
Le pratiche di irrigazione e la qualità delle acque utilizzate per irrorare i campi agricoli oltre ai concimi chimici utilizzati nell'agricoltura industriale, influenzano la qualità microbiologica delle verdure e dei relativi cibi e possono creare un rischio per la salute dei consumatori.
Presenza di nitrati negli ortaggi, secondo i diversi tipi di coltivazioni adottati - le dosi massime approvate dalla CEE vanno dai 2000 ai 4000 mg/kg:
Azienda con agricoltura omeodinamica: 324 mg/kg
Azienda biologica 1080 mg/kg
Azienda convenzionale (chimica) su terra 2500/6500 mg/kg
Azienda convenzionale (chimica) a coltura idroponica 8000/10000 mg/kg !
"Rifiuti tossici come concime
agricolo" - Un'agghiacciante
lettura dal Mattino di Napoli
(Italy).
05/07/2007 -
Maxioperazione dei carabinieri
denominata «Chernobyl». Il porto di
Napoli crocevia dei traffici.
Scorie nocive e veleni nelle
campagne: arresti e sequestri in
tutta la regione.
L’hanno
chiamata, non a caso, Operazione
Chernobyl. Veleno usato come
concime; cromo esavalente mischiato
al terreno agricolo. Un vero e
proprio attentato alla salute,
consumato per oltre due anni da
affaristi senza scrupoli e da
contadini compiacenti, prima in
provincia di Caserta e poi nel
resto della regione. Il «cimitero»
delle scorie industriali è nelle
campagne dell’agro nocerino-sarnese,
nella piana del Sele, in provincia
di Foggia, e nelle falde freatiche
di quasi tutta la Campania.
Sconvolgenti i risultati del
monitoraggio fatto dai carabinieri
del Noe.
Un’operazione, firmata dalla
procura di Santa Maria Capua Vetere,
che ha portato a trentotto arresti,
al sequestro delle società degli
indagati e dei quattro depuratori
di Cuma, Mercato San Severino, Orta
di Atella e Marcianise, che però
continueranno a funzionare. Il Porto
di Napoli come crocevia dei
traffici.
By Arcovio, Capacchione e Del
gaudio - PAGG. 30 e 31
http://www.ilmattino.it/mattino/view.phpdata=20070705&ediz=NAZIONALE&npag=29&file=APRE.xml&type=STANDARD
I
PESTICIDI
danneggiano il
Dna
di chi ne rimane a lungo a contatto,
aumentando notevolmente i rischi di
contrarre un
tumore.
È il risultato di uno studio
dell'università Patiala, nello stato
del Punjab, in India, che si è
svolto monitorando un gruppo di
agricoltori della regione per
diversi mesi. Scoprendo che il Dna
dei contadini è risultato
danneggiato. Satbir Kaur,
coordinatore dell'indagine, spiega
che sono stati presi in
considerazione tutti fattori che
influiscono sull'integrità del Dna
come l'età, il consumo di alcol, il
fumo, ecc.
Ma l'entità delle
mutazioni riscontrate si può
spiegare solo con l'esposizione agli
antiparassitari che i
contadini somministrano
direttamente in
forma di
spray sui loro campi
agricoli. vedi:
Desertificazione e siccita'
NON VOGLIAMO NESSUN
BREVETTO sui semi agricoli
http://www.no-patents-on-seeds.org/index.php?option=com_content&task=view&id=93&Itemid=56&lang=fr
DISERBANTE
GLIFOSATE
nelle URINE Umane, in Germania
Comunicato ECHA PDF sulle sostanze
PERICOLOSE utilizzate in
agricoltura
ed
alimentazione
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1 rifiuto
1000 funzioni
Ogni anno tonnellate di potature di ulivo (e
non solo) vengono bruciate perché
considerate un rifiuto ingombrante e
difficile da gestire. Ma come fare
diversamente?
In quanto coltura arborea a tutti gli
effetti, l'ulivo predilige un'ecologia
"sotterranea" più tipica del sottobosco.
Posizionate le ramaglie potate sulla fila
tra un ulivo e l'altro, per una larghezza
variabile di 60-100 cm così creando un
"corridoio di sottobosco" che corre lungo le
file.
Le foglie spesse e coriacee, una volta
seccate, cadranno al suolo formando una
spessa e resistente pacciamatura che
controllerà piante erbacee ed evaporazione
in maniera inconfondibile.
In certe aree, i cumuli di rami andranno a
costituire delle rudimentali "Fog Fences"
(recinti da nebbia) che se posizionati
perpendicolarmente al senso di flusso delle
correnti umide, le rallenteranno e l'umidità
potrà in parte condensare sulla rete di
rami.
All'arrivo dei primi caldi di fine
primavera, i cumuli potranno essere tagliati
a fette con una motosega per diminuire il
volume così da aumentare l'effetto
pacciamante.
Normalmente dopo pochi mesi
dall'allestimento il "letto di sottobosco"
sarà pronto per accogliere colture
secondarie come asparagi selvatici,
rabarbaro, cardi e altre erbacee annuali e
perenni di cui crescita e raccolto non
coincidano con il raccolto delle olive.
L'aumento di fertilità dei corridoi
pacciamati influenzerà positivamente
l'accumulo ed il rilascio di importantissimi
elementi come il boro, necessari per una
buona e continua produzione d'olive;
l'incremento della disponibilità idrica
durante i periodi di siccità assicurerà
raccolti più stabili e se accompagnato da
potature appropriate elimineremo
l'alternanza produttiva per molte varietà.
Le malattie funginee, le batteriosi, gli
attacchi di cocciniglia ed altri fitofagi
dell'ulivo non sono altro che sintomi di
disequilibri pedo-climatici a cui non si da
la dovuta importanza. Insomma, non basta che
le piante siano verdi !
Cio' e' valevole per qualsiasi tipo di
coltura/piante
Attenzione al legno con patologie, è
importante che il corridoio sia attivo
microbiologicamente
Tratto da:
https://www.facebook.com/Terra-Organica-601686293207385/?fref=nf
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L’agroecologia potrebbe
raddoppiare la produzione di cibo - Feb.
2013
Tutelando la biodiversità e sostenendo
l’agricoltura di piccola scala si può
rispondere alle esigenze di sostentamento
della popolazione mondiale. Ad affermarlo è
un rapporto presentato pochi giorni fa dalle
Nazioni Unite e firmato da
Olivier De Schutter, autorevole
esperto in materia alimentare.
L’agroecologia è l’applicazione in
agricoltura dei principi dell’ecologia
Pochi giorni fa le Nazioni Unite hanno
presentato un report sulle potenzialità
dell’agroecologia firmato da Olivier De
Schutter, autorevole esperto in materia
alimentare.
L’agroecologia è l’applicazione in
agricoltura dei principi dell’ecologia, la
costruzione di un 'agro-sistema' il meno
possibile dipendente dai prodotti chimici e
dall’energia dei combustibili fossili.
Partendo proprio dal problema della
dipendenza dai fertilizzanti di sintesi, De
Schutter ha introdotto i risultati delle sue
ricerche: “I metodi agroecologici sono più
efficaci dell’uso dei prodotti chimici
nell’aumentare la produzione alimentare.
Produzione che potrebbe raddoppiare in dieci
anni utilizzando adeguatamente questo
sistema”.
L’affermazione di De Schutter è supportata
da una ricerca su 57 Paesi in via di
sviluppo nei quali le esperienze di
agroecologia hanno rivelato un aumento medio
delle rese dell’80%.
Il rapporto Onu sottolinea la necessità di
aumentare le produzioni alimentari
proporzionalmente alla crescita della
popolazione mondiale che raggiungerà i 9
miliardi nel 2050. Tuttavia, in base ai dati
dello studio, De Schutter afferma che
tutelando la biodiversità e sostenendo
l’agricoltura di piccola scala si può
rispondere alle esigenze di sostentamento.
“La produzione globale è sufficiente – ha
aggiunto il referente Onu - ma il problema è
la povertà, l’impossibilità economica di
usufruire degli stock alimentari già a
disposizione”.
In merito, lo studioso belga ha segnalato i
positivi esempi dei coltivatori di riso in
oriente (Bangladesh, Vietnam e Indonesia) e
il caso del Malawi, Paese che dopo aver
investito in un programma intenso sull’uso
dei fertilizzanti, sta gradualmente passando
all’utilizzo di tecniche agroecologiche.
L’opinione di De Schutter mira a coinvolgere
gli Stati in questo tipo di investimenti
poiché le aziende private difficilmente
contribuirebbero con finanziamenti e risorse
in progetti agricoli che non aprono il
mercato ai prodotti chimici.
Fonte: Srfood.org
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LIBERIAMOCI di
QUESTI
OGM !!! ....e di TUTTI i
PESTICIDI
prodotti e commercializzati
dalle
multinazionali argro-farmo-chimiche,
in mano ai
Criminali del Mondo:
i
Banchieri che ci hanno
schiavizzato fino ad oggi con la rapina
della nostra
Sovranita' Monetaria ed il
Signoraggio bancario e che ci hanno
anche portato nel buco nero del fasullo "debito
pubblico"...con i politici a loro
libro paga....
Molti politici sono come
degli OGM... Organismi Manipolati
Geneticamente... Transgenici sotto il
controllo delle Multinazionali
Bancarie ed
agrochimico-farmaceeutico-nuclear-petrolifere-Ogm
Che stanno manipolando il
DNA
per renderci deboli, sterili ed ammalati...vaccinando
e manipolando i cibi...
...riempiendo da decenni la
terra di Pesticidi che si accumulano negli
organismi viventi
... ma la Natura Umana è più
forte... e Milioni di persone oggi si sono
liberate dalla Rete...grazie ad un'altra
Rete... internet.
Mentre cercavano di
manipolarci anche il cervello...milioni di
uomini liberi si sono miracolosamente
riprodotti ed hanno invaso il Mondo
Creiamoci un Pianeta Felice e
Naturale per TUTTI con Competenza -
Trasparenza, Solidarietà, Giustizia !
Dall'ITALIA ... contro il
Nuovo Disordine Mondiale - LIBERIAMOCI di
QUESTI
OGM
!!!....e di TUTTI i PESTICIDI
Comincia l'Era delle 5
Stelle...
Vi allego il mio appello "CIBUS
IN PRIMIS" (Agenda agricola per il
Movimento 5 Stelle), Divulgatelo
liberamente in tutte le reti e social
networks...
Forza Ragazzi
L’Agricoltura e l’Alimentazione
Biologica hanno un ruolo
fondamentale per l’economia di
autosufficienza Italiana e la qualità della
nostra vita. La Sovranità Agroecologica
tutela le piccole produzioni locali con alto
valore aggiunto per la comunità in salute e
ambiente, cultura e tradizioni, minacciate
dallo strapotere delle multinazionali dei
pesticidi ed OGM e della grande
distribuzione globalizzata.
Dobbiamo pertanto fermare gli
OGM ed eliminare i pesticidi, sviluppando
l’Agricoltura Biologica Italiana.
- La Salute è un Diritto
inviolabile (Art. 32 Costituzione) e la Dir.
UE sull'uso sostenibile dei Pesticidi, li
definisce “pericolosi”, essendo ”concause
aggravanti” di patologie degenerative,
tumori, cancri, Alzheimer, Parkinson, in
primis degli Agricoltori; l’Italia ha oggi
il triste record mondiale dei tumori
infantili (OMS), con incremento annuo
doppio di quelli neonatali (per i danni
generati nel grembo materno), rispetto alla
media UE (1,1%); aumenta l’infertilità (1,4
figli per coppia contro i 3 della Germania)
e l'aspettativa di vita sana italiana è
crollata di 10 anni dal 2003 ad oggi
(Eurostat), arrivando a circa 62 anni (se
viviamo 80 anni ci arriviamo con tumori,
Alzheimer, Parkinson… più 2 badanti); i
tumori aumentano insieme al mercato dei
Pesticidi, così come la spesa per le
malattie, che supera l'80% dei bilanci
regionali… e la chiamano “Sanità” !!
Nonostante il Referendum del
1992, ancor oggi i residui ammessi di ogni
pesticida negli alimenti (oltre 300 in
commercio) sono tarati su un corpo di 60 kg
e non sulle categorie più a rischio
(bambini) e non sono stabiliti limiti
massimi per la sommatoria di diversi residui
chimici che possono ritrovarsi negli
alimenti, moltiplicando i danni per la
salute. In pratica, ci stanno suicidando… a
“pagamento”, ovviamente a norma di Legge!
Programma di “distruzione” e
“distrazione” di massa che inizia nelle
campagne (con agricoltori ricattati dai
bassi prezzi per eccedenze in tutti i
settori agricoli), passa per il supermarket
e finisce ai reparti chemioterapici.
Al mondo abbiamo alimenti
sufficienti per 9 miliardi di persone (FAO),
allevando miliardi di animali in fabbriche
di carne (causa principale dei gas serra,
per distruzione di foreste, produzione di
CO2, Metano, Ossidi d’Azoto), che consumano
alimenti con cui potremmo sfamare altri 10
miliardi di esseri Umani. E nella carne si
accumulano molti residui chimici e tossine
…mentre 1 miliardo di persone soffre la
fame !!
- La chimica sfrutta in modo
irrazionale i terreni e consuma l’humus,
provocando alluvioni sempre più gravi per
ridotto trattenimento dell’acqua,
inquinamento delle acque (130 residui nelle
falde, ARPA-ISPRA) e della catena
alimentare, perdita di Biodiversità e
Paesaggio, moria d’Api e fauna selvatica,
alterazione degli equilibri ecologici e
perdita della fertilità dei terreni per le
generazioni future (Art. 9 e 44
Costituzione).
- Possiamo creare milioni di
posti di lavoro di qualità in agricoltura
biologica e nell’indotto che necessita di
molto personale, tra cui tecnici agroecologi,
aziende di mezzi meccanici innovativi,
antiparassitari biologici e insetti utili,
distribuzione alimentare locale diretta
agricoltori-consumatori, Gruppi d’Acquisto
Solidali, consegne capillari di quartiere e
a domicilio, ecc). Con Sviluppo di
micro-economie diffuse sui territori e non
macro-economia globalizzata, monopolizzata
dalle multinazionali
agrochimico-farmaceutico-alimentari e dalla
grande distribuzione organizzata. In Italia
800.000 ditte agricole hanno chiuso negli
ultimi 10 anni (Coldiretti), con perdita di
milioni di lavoratori e almeno 3 milioni di
ettari abbandonati ! In India 200.000
contadini si sono suicidati dopo aver perso
la terra per i debiti causati del fallimento
delle coltivazioni di cotone OGM !!!
- Gli OGM contaminano
irreversibilmente le altre varietà vegetali
e l'ambiente con il polline ed il
Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di
frammenti di DNA transgenico (anche da OGM
importati per alimentazione umana o animale)
che si diffonde ai batteri intestinali e da
questi ad altre specie nella catena
alimentare, con rischi imprevedibili ed
incommensurabili per la salute umana
(perdita d’efficacia degli antibiotici,
modificazioni genetiche indotte) e scomparsa
della biodiversità italiana, unica al mondo.
La Sovranità agro-alimentare
italiana è oggi mortalmente minacciata dal
rischio di massicce semine di OGM da parte
di agricoltori ingannati (o corrotti) dalle
multinazionali. Ciò a causa di un vuoto
decisionale e di una recente sentenza della
Corte di Giustizia UE riguardante il divieto
degli OGM in Italia, sino ad oggi basato
sulla “mancanza di norme di coesistenza” da
parte delle Regioni. Ma tali “norme” sono
impossibili, per le contaminazioni
irreversibili che ne conseguirebbero.
Infatti, le Regioni italiane si sono
dichiarate Libere da OGM, legittimate da una
sentenza della Corte Costituzionale. Ma
quest’anno, nel Lazio, sono state scoperte
semine illegali di mais contaminate da OGM,
con raccolti immessi nel mercato, dopo
quelle di Futuragra perseguite con
distruzione dei raccolti in Friuli nel 2011.
E’ necessaria, una rapida ed
efficace azione tecnico-giuridica, al fine
di evitare, tra pochi mesi, l’invasione di
OGM in tutta Italia, con conseguenti enormi
ed irreversibili danni all’ambiente, alla
salute (specie dei soggetti più deboli come
i bambini), alle sementi tradizionali, alle
piccole e medie aziende agroalimentari, con
violazione della libertà di scelta dei
consumatori e di iniziativa economica, la
quale deve rispettare i dettati
costituzionali inviolabili, incluso il
diritto precedente di coloro che vogliono
mantenere la produzione Libera da Pesticidi
ed OGM (ovvero con tolleranza zero
contaminazioni). Libertà alimentare, contro
il monopolio sulle risorse vitali del
popolo, avvelenate da holding senza
scrupoli, che, brevettando impropriamente il
DNA, ovvero la materia vivente, (senza i
requisiti legali di stabilità e
riproducibilità propri dei brevetti
industriali) accumula una concentrazione di
“potere reale” che condiziona la vita e
l’economia dell’intero pianeta.
Riferendosi alla "Carta di
Montebelluna", presentata durante il G8
Agricoltura, si richiede il sostegno a tutte
le Persone, Associazioni, Partiti, Movimenti
ed Istituzioni, per promuovere una legge di
iniziativa popolare che istituisca il
Referendum sugli ogm, consultazione adatta a
raggiungere tutta la popolazione, vincolante
e preliminare ad ogni decisione ai sensi
della Dir. 2001/18 CE in materia). E per
l’applicazione della Clausola di
Salvaguardia Nazionale, che ne vieti
l’importazione e la coltivazione con
tolleranza zero (presenza/assenza), inclusi
gli OGM resistenti ai diserbanti chimici,
ottenuti con metodo “Clearfields”.
Un bando immediato degli OGM
in Italia, nel rispetto dei principi
Costituzionali e di Precauzione Europeo.
Promuovendo un Giudizio alla
Corte Costituzionale sull’introduzione di
oltre 60 OGM in Italia, senza il voto a
maggioranza qualificata del Consiglio dei
Ministri UE (organo deliberante), sulla base
dei danni e pericoli per la salute
(accertati da numerose ricerche
indipendenti) e per l’irreversibile
contaminazione ambientale, di cui non si è
tenuto conto. Violando i diritti precedenti
di produzione ed alimentazione libere da OGM
e l’integrità della memoria genetica (DNA)
di tutti gli esseri viventi, in primis dei
Semi Tradizionali e Naturali.
E per revisionare i criteri
con cui l’EFSA, Ente di (in)Sicurezza
Alimentare, fornisce i pareri “scientifici”
su pesticidi ed ogm, i quali devono basarsi
su ricerche indipendenti e non, come oggi
accade, sui dati delle multinazionali
produttrici (…come chiedere all’Oste sei il
vino è buono).
Ricordando che la Corte di
Giustizia UE non può giudicare in materia
ambientale e sanitaria, diritti
Costituzionali Nazionali inviolabili, per
disciplinare i quali lo stato italiano non
ha rinunciato alla propria piena sovranità.
Garantita solo dal divieto di coltivazione e
di importazione di OGM.
Impugnando la materia con
azioni individuali e collettive, ai sensi
del Codice del Consumo e degli Utenti, a
partire dalla soglia di (in)”tolleranza” di
OGM negli alimenti senza etichettatura,
“Cavillo di Troia” che viola la libertà di
scelta dei consumatori; e richiedendo
l’etichetta di presenza/assenza anche per i
Pesticidi
BISOGNA AGIRE ORA per
BANDIRE gli OGM in ITALIA…
…O NON SARÀ MAI PIÙ
POSSIBILE !!!
Si propone inoltre di
costituire un'associazione "vittime dei
pesticidi (e degli ogm)", per le azioni
legali nei confronti di produttori e
distributori di Agrofarmaci tossici,
concause aggravanti di numerose patologie,
sul modello della vertenza Amianto contro
l’Eternit. E per denunciare le regioni e la
commissione europea che, dal 1994, hanno
speso miliardi di € (risorse agroambientali)
per presunte riduzioni d’uso di pesticidi
chimici, non controllabili né verificabili
(Rel. 3/2005 Corte dei Conti UE); provocando
in realtà un notevole incremento del consumo
di Pesticidi in Italia negli ultimi 20 anni.
Ingenti risorse che erano destinate a
compensare i minori raccolti e maggiori
costi dell’agricoltura biologica e la
sostituzione dei mezzi chimici di sintesi in
agricoltura, con tecniche alternative
efficaci, in quanto registrate al commercio
(Agricoltura Integrata).
Verrà costituito un comitato
tecnico-scientifico-giuridico supportato da
una segreteria tecnica per tutte le azioni
di supporto e per la costituzione del
Comitato Promotore per il Referendum
Consultivo contro gli OGM, coinvolgendo le
diverse realtà locali in una rete d'azione
comune nazionale contro gli OGM.
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"Il ruolo cruciale di
tutela ambientale e sanitaria della
professione dell'Agronomo" - By Dr. Agr.
Giuseppe Altieri - 1 Marzo 2012
L'attività agricola è strettamente legata
all'andamento stagionale, per cui è molto
difficile pretendere preventivi
professionali in tal senso o burocrazie
inutili, mentre è necessario stabilire
tariffe minime a cui tutti debbano attenersi
per evitare concorrenza sleale a scapito
della qualità e deontologia professionale.
Ricorderei inoltre che le associazioni di
Categoria, Coldiretti, CIA, Unione
Agricoltori, ecc. dovrebbero tutelare gli
interessi delle aziende agricole e dei loro
dipendenti e consulenti Agronomi e non fare
"concorrenza" al lavoro degli agronomi
stessi.
E' necessario pertanto superare i conflitti
di interesse per arrivare alla Convergenza
di obiettivi collettivi nell'interesse delle
stesse associazioni di categoria, ovvero
dell'insieme degli Agricoltori italiani.
Si ricorda a tal proposito che le enormi
risorse disponibili per i PSR 2007-2013
(oltre 25 miliardi di € per l'Italia) sono
state impiegate ad oggi per poco più del 30%
(da quanto risulta sul sito del MIPAAF)
mettendo a rischio di dismissione
finanziaria il nostro paese, che potrebbe
perdere fino a 10 miliardi di € per la
prossima programmazione 2014-2020.
L'Italia questo
non se lo può permettere !
Essendo le risorse dei PSR Obbligatorie
e Prioritarie per la Spesa Agroambientale
(fino al limite del 65-70% dei PSR, come ad
esempio ha fatto l'Inghilterra, ndr), è
necessario che le Regioni modifichino i
criteri dei Pagamenti Agroabientali,
aumentando le somme previste per la
riconversione all'Agricoltura Biologica e
sospendendo le attuali erogazioni di fondi
agroambientali per una Agricoltura Integrata
non conforme alle linee guida UE del
30-12-1996, laddove si prevede l'obbligo di
priorità di applicazione delle tecniche
biologiche (mentre oggi si danno soldi a chi
compra Disseccanti Chimici e Pesticidi
Inutili in quanto esistono tecniche
Biologiche registrate al Commercio e,
pertanto, molto efficienti (si vedano gli
esiti delle prove di efficacia). Si ricorda
che nell'Atto fitoiatrico, l'Agronomo è
tenuto al rispetto dei diritti
costituzionali sopracitati e deve pertanto
prescrivere in primis l'impiego di tutte le
tecniche disponibili non pericolose per
l'Uomo e l'ambiente.
In tal modo potremmo conseguire il duplice
obiettivo di spendere le risorse disponibili
e nel contempo riconvertire gran parte
dell'Agricoltura Italiana al Biologico (come
prevedono le norme comunitarie che hanno
come obiettivo la massima adesione
agroambientale), risolvendo il drammatico
problema dell'impiego di Pesticidi nel
nostro Paese, che non ha eguali in Europa,
anche per l'assenza di un servizio di
assistenza tecnica fitoiatrica indipendente.
L'Italia ha oggi il record
mondiale di tumori infantile e l'aspettativa
di vita sana è crollata nel nostra paese di
oltre 10 anni dal 2004 ad oggi (EUROSTAT), mentre
il Made in Italy Biologico è richiestissimo
in Italia e in tutto il Mondo... ma mancano
i produttori biologici Italiani, fermi al
livello di 10 anni fa.
E' cronaca di questi mesi
un'immensa frode
nelle importazioni di Alimenti Biologici
Falsificati dall'estero.
Non è un
problema di mancanza di tecniche o di
tecnici.....bensì di Responsabilità Civile
ed Istituzionale, con numerosi risvolti di
carattere Legale Ammiistrativo e Penale
E' bene ricordarlo al Governo della
Repubblica Italiana ed ai Governi regionali
dell'Agricoltura Italiana. Ed ai
rappresentanti dei Tavoli Verdi di
Concertazione e Sorveglianza Regionali e
Nazionali, laddove si decide come spendere
le enormi risorse che la Comunità Europea
destina all'Agricoltura. Dove purtroppo
ancora siedono pochi Agronomi. Laddove,
invece, è necessario potenziare il ruolo
Agroecologico della nostra Professione.
Insieme alle altre professioni, Geologi,
Biologi, Naturalisti, Ingegneri Medici,
Legali ecc, in un contesto decisionale
Multidisciplinare che dev'essere istituito
quanto prima possibile
Soprattutto perchè Agricoltura, Ambiente e
Salute sono strettamente connessi... e la
spesa "Sanitaria" (per malattie, ndr)
rappresenta oggi oltre l'80% dei Bilanci
delle Regioni (molte decine di miliardi di
€ all'anno... se non sbaglio...).
Se spendiamo un pò più nella Sanità della
Produzione Agricola....il Bilancio dello
Stato alla fine ne guadagnerebbe e non poco
in minori spese per le malattie dei
cittadini.
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Salute
Ambientale, Fertilità e Pesticidi: vige la
"legge della Roulette Russa" …e quella
Costituzionale
By
Giuseppe Altieri, Agroecologo
L'Italia è il
primo consumatore europeo con il 40% dei
pesticidi chimici sintetici (50% degli
insetticidi)
Da ormai 70 anni
ci stanno/stiamo massacrando/suicidando di
Pesticidi che sono:
- in
primis inutili, in quanto abbiamo
disponibili tecniche alternative di tipo
biologico, la cui efficienza e dimostrata
dalla regolare registrazione al commercio,
che segue le prove di efficacia
- pesticidi che
la legge stessa stabilisce come "pericolosi
per la salute" (D.lgs. 150/2012 - Attuazione
della Direttiva UE sull'Uso sostenibile dei
pesticidi) e che si rivelano
cancerogeni, sterilizzanti e teratogeni (con
danni alla progenie per generazioni). Oltre
che determinanti il drammatico incremento
delle patologie auto-immunizzanti (Diabete,
Celiache, Sla, sclerosi multipla, Parkinson,
Sensibilità chimica multipla, ecc,) verso le
quali non c'è difesa, in quanto il nostro
sistema immunitario che non ci riconosce più
e ci "autodistrugge", in una "selezione
innaturale" perfetta che Madre Natura attua
nel suo "Giudizio Universale" che prevede il
futuro solo per chi rispetta le sue Regole.
Le stesse regole
che sono alla base dei Diritti Inviolabili
alla Salute e all'Ambiente (Art. 32, 9
Costituzione), Immodificabili e non
derogabili ad alcun trattato economico
internazionale, come sancito dalla
Cassazione.
Ignoranza
generale programmata e conflitti di
interesse, come quello drammatico che vede i
sindacati agricoli proprietari dei consorzi
che vendono pesticidi chimici, sono alla
base di questa situazione di sostanziale
"illegalità diffusa".
Per il solo
interesse BAYER-Monsanto-Syngenta-BASF-DOW,
ecc… multinazionali che incassano centinaia
di miliardi ogni anno dalla loro economia di
morte. Come l'ha definita Papa Francesco
nella sua enciclica "Laudato si'"
Il bioaccumulo
di residui tossici nelle catene alimentari,
nell'Uomo e nell'ambiente ha superato ogni
capacità di sopportazione biologica.
Ed il
nostro paese ha raggiunto il triste record
mondiale dei tumori dell'Infanzia, con un
tasso d'incremento doppio per quelli
neonatali rispetto alla media europea.
Abbiamo tolto il
futuro ai nostri figli.
Che oggi nelle
scuole hanno più insegnati di sostegno per
danni neuro-psico-fisiologici, che
insegnanti delle discipline.
Le tecniche
agroecologiche tradizionali ed innovative,
come gli insetti utili e i microrganismi del
terreno, hanno dimostrato essere più che
sufficienti a sfamare l'intera popolazione
del pianeta, moltiplicata per 2, dimezzando
nel contempo il consumo di risorse non
rinnovabili.
Mentre oggi il
70% dei terreni mondiali, sfruttati fino
alla desertificazione, producono OGM e
colture industriali per alimentare bestiame
che consuma come oltre 20 miliardi di esseri
umani e le cui carni "industriali" possono
alimentare, avvelenandole, solo 3-4 miliardi
di persone.
Devastando le
foreste e producendo gas serra che stanno
alterando irreversibilmente il clima, con
tutte le conseguenze note ormai a tutti.
Bioplastiche e
Biocombistibili fanno parte di questo
sistema distruttivo della fertilità dei
suoli (il 30% dei terreni agricoli mondiali
sono stati abbandonati, in quanto non più
produttivi). Fertilità che dovrebbe essere
costituzionalmente tutelata (Art. 44),
mentre solo il 30% dei terreni mondiali
coltivati dai piccoli contadini sfamano oggi
il 70% della popolazione attuale mondiale.
La distruzione
dell'Humus dei terreni provoca inoltre
alluvioni per creazione di bombe idriche,
causa la mancanza di trattenimento
dell'acqua da parte dell'Humus stesso.
L'europa avrebbe
risolto il problema da 25 anni, subito dopo
il Referendum italiano contro i Pesticidi
nel 1990, finanziando con miliardi di €,
sufficienti per tutti gli agricoltori, i
Pagamenti di Servizi Agro Ambientali
"Volontari" nei Piani di Sviluppo Rurale
Regionali, le ricchissime finanziarie
agricole.
Agli Agricoltori
Biologici sono dovuti pertanto i mancati
ricavi (per il 30-40% di produzione), i
maggiori costi per il maggior lavoro, più il
30% per le azioni collettive con alto
beneficio sociale e il 20% per le burocrazie
di transazione.
Altri pagamenti
agro-climtico-ambientali sarebbero destinati
a chi inserisce tecniche protettive della
fertilità, come letamazioni, colture
vegetali di copertura dei terreni per
l'erosione e la fertilità, biodiversità
funzionale, acquisto di insetti utili, ecc…
Ma questi
miliardi di euro, da 20 anni in Italia
vengono regalati a chi compra Pesticidi
chimici e disseccanti, falsificando le norme
regionali agroambientali e i disciplinari di
cosiddetta Agricoltura Integrata, che è
oltretutto obbligatoria per tutti gli
agricoltori e che prevede si usino
prioritariamente le tecniche biologiche
alternative, nel rispetto del Principio di
precauzione,
Eppure i Piani delle regioni sono sottoposti
alla Commissione europea a Bruxelles… la
quale, purtroppo, approva l'inapprovabile. Mentre
i servizi di controllo sulla "commistione"
europea ci rispondono al Condizionale:
..."non ci dovrebbero essere
irregolarità"...
Roba da
Manicomio...
Il problema
Agroecologico in Italia è tutto nel rispetto
della Legge.
Ma quando
l'illegittimità è così diffusa che diventa
convenzione,
non è possibile
che essa assurga addirittura a norma
bensì è
necessario intensificare al massimo l'opera
di repressione delle forze dell'Ordine
e quella
giudiziaria per redimere i colpevoli.
Opera che mi
vede in primo piano da un trentennio, come
esperto agroecologo-forense il quale mette a
vostra disposizione tutta la propria
conoscenza per il Bene Comune nostro e dei
nostri figli nell'Attuazione della
Costituzione Italiana
Fino ad ora le
abbiamo vinte tutte le cause… quelle
poche purtroppo, che in Italia si fanno
- La corte
costituzionale ha fermato la semina degli
ogm
- il TAR ha
fermato il taglio criminale degli ulivi
secolari del Salento
- I giudici civili condannano chiunque
contamina con pesticidi i vicini che hanno
diritto alla tolleranza zero a tutela
dell'integrità della propria salute
- Abbiamo
denunciato le regioni ai TAR e alla corte
dei conti, per aiutarle a superare eventuali
"ricatti sindacali",
con audizioni
parlamentari di fronte a tutto l'Arco
politico "Prostituzionale", permettetemi la
battuta…
Ma la sentenza del TAR Toscana, entrato nel
merito dal 2009 ancora non arriva…
… un caso di De
Negata Giustizia?...
forse perché abbiamo vinto, mi
chiedo… altrimenti l'avrebbero fatta in
breve tempo.
Mentre le
compagnie assicuratrici assicurano gli
agricoltori per i danni da derive
agro-tossiche verso terzi…
...invece di
assicurare gli agricoltori biologici per
garantire la loro produzione a fronte di
corrette cure naturali,
come prevedono
le norme europee che sostengono coi soldi
delle nostre tasse il 70% de costi delle
polizze.
Un'Azione
regolatrice pagata dalla collettività, al
fine di rimuovere l'ostacolo alla
realizzazione dell'attività agricola
economica a scopo sociale (Art. 3, comma 2,
Art. 44, 41 Costituzione)
Oggi invece le assicurazioni scommettono sul
fatto che gli italiani, invece di rivolgersi
ai giudici e chiedere i danni,
sopportano l'insopportabile e non fanno
denunce…
Come nel prosecco laddove il vino più
velenoso del mondo costringe la gente a
scappare o chiudersi dentro casa con l'aria
pressurizzata…che non serve a nulla,
…creando un
inferno in terra.
I Sindaci
attuino allora il diritto alla salute e
all'ambiente a tutela dei propri cittadini
come quello di Petrosino (Trapani) che ha
stabilito che ogni agricoltore deve
predisporre almeno 200 metri di distanza di
sicurezza al fine di evitare derive chimiche
intollerabili, coltivandoli in modo
biologico.
Attendiamo il
primo Sindaco che dichiari il proprio
territorio comunale Biologico, dal momento
che come detto non abbiamo nemmeno ostacoli
di natura economica alla tutela della
salute, in ogni caso prioritaria
sull'attività economica, grazie proprio ai
Pagamenti Agroambientali per gli agricoltori
biologici, i quali, oltre tutto godono di un
prezzo di mercato maggiore.
Cosa aspettiamo
cari sindaci ?
Forza e CORAGGIO
Gli agricoltori
saranno i primi ben felici, essendo el prime
vittime dei pesticidi.
Avremo come
alleate anche le assicurazioni che non
potranno pagare i danni da pesticidi
per azioni
illegittime da parte di "ignoranti
assicurati" sottoposti alla pressione dei
venditori di chimica.
Se vi saranno
denunce di milioni di cittadini contaminati
da Pesticidi.
E ancora sul
principio di uguaglianza e di Precauzione...
Quando un
agricoltore spruzza pesticidi, i residui
chimici che mangeremo dipenderanno dal
vento, dalla velocità del trattore, dagli
ostacoli e manovre, in sostanza dal caso…
e vi saranno
mele molto più avveleniate di altre.
Tutte avvelenate
a norma di legge, in quanto la media dei
residui tollerati non tutela affatto il
Principio di precauzione, tanto più che non
prevede nemmeno la sommatorie dei diversi
residui contemporaneamente presenti negli
alimenti, che rappresentano "concause
aggravati di pericolo grave e attuale per la
salute Umana" (vedasi le sentenze passate in
giudicato su danni da Fumo, Amianto,
Telefoni cellulari, ecc).
Di conseguenza
avremo vittime semplicemente più sfortunate
perché vengono contatto con maggiori residui
a causa di un seme, farina, mela, verdure,
una pizza… più contaminata… o perché più
sensibili a causa del loro sistema
immunitario più debole, o perché anziani, o
malati o perché bambini o in via di sviluppo
nel grembo materno, con un metabolismo
altamente sensibile.
COME PUO'
ESISTERE UNA LEGGE DELLO STATO CHE REGOLI LA
ROULETTE RUSSA DEI PESTICIDI ?
Dai calcoli
inviati al Ministero agricoltura, bastano 7
miliardi di € per compensare tutti
gli agricoltori biologici dei mancati
ricavi, maggiori costi e riconvertire tutta
l'Italia alla Coltivazione Biologica
Europa che ci
mette a disposizione da qui al 2020 almeno
12 miliardi di € all'anno.
Ora o Mai Più
Tutti insieme
Cari Giuristi, amministratori e politici
onesti e consapevoli
Venceremos
Viva L'Italia e
il suo Popolo Sovrano
Vivano i nostri
figli !!
By Giuseppe
Altieri
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
COMUNICATO
PROF. G. ALTIERI - AGERNOVA
I pesticidi
usati in Europa sono circa 300.
Nella biosfera
vengono immesse circa 4-5 milioni di
tonnellate di pesticidi e il giro di affari
che li riguarda, ammonta a oltre 15 miliardi
di Euro. Soltanto in Italia, ogni anno se ne
impiegano 175.000 tonnellate, circa 3 kg a
testa, oltre il 30% di tutto il consumo
europeo, sotto la spinta sempre più
aggressiva di una miriade di venditori di
Pesticidi e Consorzi Agrari, senza
un'assistenza tecnica indipendente ne una
prescrizione (ricetta) da parte di un
esperto abilitato, come previsto dalle norme
di legge ("atto fitoiatrico" di un
Consulente fitosanitario).
Nonostante dal 1
gennaio 2014 sia obbligatoria l'Agricoltura
Integrata su tutto il territoiro nazionale,
ai sensi del D. lgsl n 150 del 14 agosto
2012 "Uso sostenibile degli Agrofarmaci",
i Disciplinari di Agricoltura Integrata in
Italia non prevedono l'impiego obbligatorio
e prioritario di tutte le tecniche
sostitutive dei prodotti chimici di
sintesi (Agrofarmaci Biologici, Insetti
utili, mezzi meccanici per il controllo
delle erbe infestanti, ecc.), regolarmente
registrate al commercio, ovvero reputate
efficaci contro le diverse Avversità delle
coltivazioni. Priorità prevista dalla
Decisione CE del 30-12-1996 - All. 1 Norme
OILB, Decisione "obbligatoria e
immediatamente applicativa"…..di ben 18 anni
fa !!!
In tal modo,
negli ultimi 20 anni, miliardi di € erogati
attraverso i Pagamenti Agroambientali, enormi
risorse destinate prioritariamente alla
riconversione biologica
dell'Agricoltura, sono stati distratti dalle
Regioni (in maniera illegittima dal 1996,
vista la falsificazione dei disciplinari di
difesa integrata) verso agricoltori che
hanno usato sempre più pesticidi e
disseccanti chimici di sintesi. Con
netto peggioramento Ambientale,
evidenziatosi nel crescente inquinamento
delle acque, erosione, alluvioni e dissesto
idrogeologico (per la distruzione dell'Humus
e conseguente mancanza di trattenimento
delle acque a monte) e Sanitario (incremento
drammatico delle Patologie degenerative e
mortali nel nostro paese, con crollo
dell'Aspettativa di vita sana negli ultimi
10 anni e record mondiale dei tumori
dell'Infanzia (dati Eurostat - OMS). Oltre
all'incremento continuo delle Patologie
delle Piante per mancanza di assistenza
tecnica adeguata e, spesso, per inefficacia
dei prodotti chimici stessi.
Un "Disastro
Agroambientale" sostenuto dai fondi europei
che erano stanziati per l'esatto opposto.
Ed
avrebbero potuto e dovuto risolvere il
problemi derivanti dall'enorme uso ed abuso
di Pesticidi nel nostro paese, con
conseguenze che incidono pesantemente sul
Bilancio dello Stato, laddove la spesa
"sanitaria" (per malattie, ndr) rappresenta
oltre l'80% dei Bilanci regionali !!!
100 miliardi di
€ ogni anno si spendono per le terapie di
malattie degenerative che potrebbero essere
"curate con l'Alimentazione Biologica", nel
senso vero e preventivo di "cura" della
salute.
A questi si
sommano almeno 20 miliardi all'anno di costi
sociali per il dissesto idrogeologico
causato dalla distruzione dell'humus dei
terreni che non trattengono più l'acqua,
provocata dai Concimi chimici, Pesticidi e
Disseccanti, come il Glifosate.
Bastano 7
miliardi di € per ..."compensare gli
agricoltori dei mancati ricavi, maggiori
costi, più un 20% per le burocrazie, più il
30% per i benefici sociali dovuti alle
"azioni collettive"..., come prevedono le
norme europee sui Pagamenti Agroambientali, obbligatori
e prioritari per legge, sulla base dei
Regolamenti Europei. E riconvertire così
tutta l'Italia alla Coltivazione Biologica,
garantendo un reddito maggiore agli
agricoltori.
Mentre l'Europa
ci mette a disposizione 70 miliardi di € di
contributi agricoli dal 2015 al 2020 !!! (12
miliardi di € all'anno… di cui a fine 2016 è
stato speso ancora solo circa il 10%, per
cui è prevedibile una disponibilità media di
almeno 15 miliardi di € all'anno tra il 2017
e il 2020).
I soldi ci sono
per tutti. Anche per le assicurazioni
agevolate verso i danni derivanti da insetti
e malattie delle piante, con il rimborso del
65% della polizza, laddove si dimostra un
beneficio ambientale, come quello conseguito
con la difesa e l'Agricoltura Biologica. E
con pochi € /ha gli agricoltori sarebbero
molto più tranquilli nel
passaggio all'Agricoltura Biologica. Laddove
sono previsti contributi obbligatori per
l'assistenza tecnica e
la formazione professionale
dei tecnici degli agricoltori. Fondi per
innovazioni agroecologiche, promozione
dell'alimentazione biologica e delle filiere
corte, ecc.
Ma qualcuno vuol
continuare a regalare soldi a chi acquista
pesticidi e disseccanti arancio.
Mentre i
Sindacati agricoli che concertano le
politiche regionali e nazionali rimangono
spesso in conflitto di interessi, essendo
partecipi alle società di gestione dei
Consorzi e cooperative Agrari che vendono
Pesticidi chimici...
Invece di
aumentare i loro fatturati vendendo prodotti
per l'agricoltura biologica, sostenuti dai
Pagamenti Agroambientali europei, in tal
modo passando "dal conflitto alla
convergenza di interessi", per il bene di
tutti, in primis degli
agricoltori… dall'economia di morte a quella
della vita, come ci indica Papa Francesco
nell'Enciclica "Laudato sì'"
E' necessaria
un'azione decisa della Corte dei Conti, per
il recupero delle somme economiche percepite
illegittimamente con individuazione dei
responsabili di tale abuso di poteri
pubblici.
E alla Corte di
Giustizia nei confronti della Commissione UE
e delle Regioni.
Soprattutto, dal
2014 vanno interrotti i Pagamenti
Agro-climatico-ambientali regionali per
l'Agricoltura Integrata, in
quanto l'Agricoltura integrata obbligo di
Legge per tutti (ai sensi del D. lgs.
150/2012) e non più "impegno facoltativo
agro-climatico-ambientale degli
agricoltori", come previsto dalle norme
comunitarie per ottenere i pagamenti
agroambientali.
In Italia, unici
in europa, le "commistioni" ministeriali del
PAN sull'Uso sostenibile dei Prodotti
Fitosanitari, ai sensi del suddetto D. lgsl.
150/2012, si sono inventate due Agricolture
Integrate, quanto le norme di difesa delle
coltivazioni ne prevedono una sola… appunto
obbligatoria per tutti.
Inserendo questa
forma di agricoltura integrata cosiddetta
"facoltativa" (oltretutto falsificata nei
disciplinari che non
prevedono obbligo e priorità di impiego di
tutte le tecniche sostitutive dei pesticidi
chimici sintetici "integrate tra loro"),
arbitrariamente tra le sotto misure
Agro-climatico-ambientali finanziate dalle
regioni italiane.
In tal modo
finanziando di fatto chi acquista pesticidi
chimici "integrati tra loro" o addirittura
disseccante chimico a base di Glifosate, per
una agricoltura definita "conservativa" e in
realtà distruttiva dell'humus e della
biodiversità, oltre che della salute
ambientale del popolo italiano, che vede da
decenni peggiorare tutti gli indicatori, in
primis la presenza di residui chimici di
pesticidi nelle acque, le patologie cronico
degenerative, allergie e intolleranze, la
Fertilità, molto spesso compromessa.
I Pesticidi sono
molto pericolosi per la salute e
rappresentano le principali "concause
aggravanti" dell'enorme sviluppo delle
patologie degenerative nel nostro cosiddetto
"Bel Paese" le cui terre sempre più spesso
sono colorate di arancio per l'abuso di
Disseccanti che distruggono la fertilità dei
terreni e l'Humus che trattiene l'acqua,
predisponendo il territorio al dissesto
idrogeologico e alle drammatiche alluvioni,
sempre più frequenti.
In Italia non è
ancora stata stabilita nemmeno la soglia
massima ammessa della sommatoria dei diversi
residui dei "Prodotti fitosanitari chimici
di sintesi", nonostante un referendum
tenutosi nel 1992 che ne chiede
l'eliminazione ai sensi della tutela
costituzionale del diritto alla salute (Art.
32).
Benché esista
un’imponente bibliografia scientifica
internazionale, ed emergano continuamente
nuovi dati sull’impatto negativo che tali
prodotti possono comportare per la salute e
per l’ambiente, l’argomento viene ancora
poco considerato dai media, ed è troppo
spesso ignorato anche da coloro che, per
motivi professionali, sono frequentemente a
contatto con le varie specie di pesticidi.
Martedi 9
dicembre - Radio Rai Uno "La Radio ne
parla", ore 11 - 11,30, sull'abuso
drammatico di pesticidi in Italia.
“Ospite in
diretta il Prof. Giuseppe Altieri,
Agroecologo
Link della
registrazione:
Maggiori informazioni…
ARTICOLO
TECNICO-GIURIDICO DI APPROFONDIMENTO
Pesticidi in
Italia: Recuperare 20 anni di ritardo...
Per una
Magistatura Agroecologia contro l'uso
illegittimo di Pesticidi ed OGM in Italia e
in Europa.
Prof. Giuseppe
Altieri, Agroecologo
Relazione
Presentata alle VIII Giornate Mediche per
l'Ambiente - ISDE
"Agricoltura e
Salute: il caso pesticidi" - Arezzo 24-25
Ottobre 2014
Premessa
Di seguito si
illustrano le principali linee guida di
ingegneria forense per le azioni
istituzionali, giuridico-legali e sociali,a
tutela dei diritti inviolabili alla Salute
(Art. 32 Costituzione), all'Ambiente salubre
(Art. 9) e alla conservazione della
Fertilità dei terreni (e degli esseri Umani)
per le generazioni future (Art. 44)
A breve è
necessario presentare un dossier di
richieste in materia, con diffide alle
istituzioni competenti, coinvolgendo i
portatori di interesse, agricoltori in
primis, che continuano ad essere danneggiati
nella loro salute dall'uso di pesticidi,
oggi per lo più inutili, oltrechè principali
"concause aggravanti" di innumerevoli
malattie degenerative e causa di dissesto
idrogeologico ed alluvioni, per la
distruzione dell'humus che trattiene l'acqua
nei terreni, delle siepi e alberature, della
fertilità dei suoli.
Si fa appello ai
sindaci per il divieto d'uso di pesticidi
sul proprio comune, attivando i Territori
Biologici, Biodistretti che godono di enormi
sostegni comunitari agroambientali anche
attraverso i GAL. E al Ministero della
Sanita e alla Magistratura, per stabilire
l'obiettivo di assenza e, intanto, la
definizione delle sommatorie massime ammesse
dei diversi residui chimici negli alimenti,
che tengano contro delle categorie più
deboli e del principio di precauzione.
I produttori
Biologici possono inoltre far valere il loro
diritto a non essere contaminati da
Pesticidi chimici provenienti dalla deriva
dei vicini (tolleranza zero), i quali in
caso di impiego di sostanze pericolose
devono mantenersi almeno 150 metri
all'interno delle proprietà (sperimentando
la conduzione biologica delle coltivazioni
nelle zone di confine, tra l'altro ben
sovvenzionata dai Pagamenti Agroambientali
europei che coprono tutti i mancati ricavi
e maggiori costi.
E' necessario
organizzare inoltre un'associazione "vittime
dei pesticidi", per le necessarie azioni
legali nei confronti delle multinazionali
sul modello della Vertenza Amianto, per i
danni alla salute ambientale dimostrati,
arrecati dai Pesticidi chimici sintetici
Si rimane a
disposizione delle Istituzioni, per la
partecipazione in qualità di consulente
esperto nelle tecniche sostitutive dei mezzi
chimici di sintesi, per le commissioni
Ministeriali/Regionali/Europee preposte alle
definizioni dei corretti recepimenti in
materia Agroambientale e di Impiego
prioritario dei Mezzi di Difesa Biologici
"Integrati" tra loro (e non nella chimica,
ndr), al fine di sostituire le sostanze
chimiche di sintesi (ai sensi del D. Lgs. 14
Agosto 2012, n. 150), le quali vanno bandite
dal commercio in caso di disponibilità
tecniche sostitutive regolarmente registrate
al commercio, ovvero sottoposte a prove di
efficacia, sulla base del principio di
precauzione Europeo e della tutela
Costituzionale della Salute e dell'Ambiente.
Sintesi
- Recepimento
della nuova direttiva europea sull'uso
sostenibile degli agrofarmaci (D. Lgs. 14
Agosto 2012, n. 150) e disciplina
dell'Agricoltura Integrata obbligatoria, sua
controllabilità e verificabilità
- Distrazione
dolosa delle enormi risorse europee per i
Pagamenti Agroambientali dei Piani di
Sviluppo Rurale Regionali verso una "falsa
agricoltura integrata" e inadeguati
Pagamenti per l'Agricoltura Biologica
- Diritto alla
deriva zero di Pesticidi e problematiche
connesse ai Residui negli alimenti e nelle
acque
- Abusi di
professione in campo fitoiatrico
- Assicurazioni
agevolate a beneficio Ambientale e sanitario
in campo fitoiatrico: un'opportunità da non
perdere per la riconversione biologica
del'agricoltura
- La tutela
delle vittime di malattie epigenetiche di
cui i Pesticidi sono concause
aggravanti, sul modello della vertenza per
l'Amianto.
- Conflitti di
interesse da risolvere ...per una
convergenza di interessi
-
Recepimento della nuova direttiva europea
sull'uso sostenibile degli agrofarmaci (D.
Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150) e disciplina
dell'Agricoltura Integrata obbligatoria, sua
controllabilità e verificabilità
La nuova
Direttiva europea e il recepimento nazionale
sull'Uso Sostenibile degli Agrofarmaci (D.
lgsl. 150 del 14 agosto 2012) prevedono lo
sviluppo prioritario dell'Agricoltura
Biologica e l'obbligatorietà della
Produzione integrata su tutto il territorio
Nazionale ed Europeo dal 1 gennaio
2014, ovvero l'impiego prioritario ed
"integrato" di tutti i mezzi tecnici
biologici, alternativi ai Pesticidi chimici
di sintesi, disponibili e regolarmente
registrati al commercio, ovvero sottoposti
alle prove preliminari di
efficacia sufficiente a garantire produzioni
economiche contro le avversità delle
coltivazioni agricole. Pertanto, le tecniche
biologiche registrate in commercio devono
essere impiegate obbligatoriamente e in
forma prioritaria all'interno delle linee
guida nazionali del PAN per l'uso
sostenibile degli Agrofarmaci, in osservanza
del principio di precauzione e dei diritti
costituzionali inviolabili alla salute e
ambiente salubre, trattandosi di prodotti
non pericolosi per la salute e l'ambiente,
ovvero di mezzi tecnici autorizzati
nell'Agricoltura Biologica.
L'agricoltura
integrata, definita dalle norme OILB
allegate alla decisione CE, vincolante, del
30-12-1996, (di 16 anni fa, ndr) e
presentate al Convegno COLIBRI-OILB del
Marzo 1996 a Bologna, prevede chiaramente
l'impiego prioritario obbligatorio di tutti
i mezzi tecnici biologici, prima
dell'eventuale autorizzazione all'uso di
prodotti chimici di sintesi, prescritta da
un tecnico abilitato e adeguatamente
formato, come previsto dalla nuova direttiva
sull'Uso Sostenibile dei Pesticidi. Tecnico
che non dev'essere dipendente dei
commercianti di Pesticidi, bensi libero
professionista che non operi per interesse.
Dal 2015 solo i
tecnici professionisti abilitati potranno
“prescrivere” pesticidi chimici (come i
medici per i farmaci). Gli ordini
professionali degli Agronomi, Periti Agrari
ed Agrotecnici hanno presentato ricorso al
TAR del Lazio, contro la vendita di
Pesticidi senza prescrizione (ai sensi della
relativa Circolare MIPAAF sull' Atto
fitoiatrico, del 2010).
Le commissioni
che definiscono le linee guida del PAN e dei
Disciplinari di Produzione Integrata devono
consultare gli esperti Agroecologi di
comprovato curriculuum sulle tecniche
alternative ai Pesticidi chimici.
Essendo
obbligatoria, non è più possibile erogare
fondi europei agroambientali come Pagamenti
per chi attua l'agricoltura integrata,
essendo tali fondi (molti miliardi di €)
destinati ad impegni facoltativi aggiuntivi
agli obblighi di legge, ovvero
all'Agricoltura Biologica e alle Misure
Agro-climatiche aggiuntive, quali
Inerbimenti controllati, Siepi, colture da
sovesci, consociazioni colturali e
sistemazioni dei tereni, incremento
dell'Humus, ecc).
- Distrazione
dolosa delle enormi risorse europee per
i Pagamenti Agroambientali dei Piani di
Sviluppo Rurale Regionali verso una "falsa
agricoltura integrata" e inadeguati
Pagamenti per l'Agricoltura Biologica
Dobbiamo agire
immediatamente sulle Regioni le quali stanno
per approvare (entro il 2015) i nuovi Piani
di sviluppo rurale per il 2014-2020, laddove
abbiamo a disposizione per l'Italia enormi
risorse economiche (20 Miliardi di € dei PSR
che si aggiungono a 50-60 miliardi della
PAC) sufficienti a riconvertire tutta
l'agricoltura alla Produzione Biologica, in
primis attraverso i Pagamenti Agroambientali
europei per le aziende agricole
biologiche, obbligatori e prioritari.
Il corretto
recepimento dei Regolamenti Europei prevede
per gli agricoltori biologici la
compensazione delle mancate produzioni
(riconosciuto il 30-40% di calo di rese),
dei maggiori costi, più un 20% per le
burocrazie del sistema di certificazione
biologica e un 30% per le azioni collettive
ad immensi benefici territoriali. Oltre a
ciò, i PSR Regionali prevedono il rimborso
delle spese di certificazione biologica,
l’assistenza tecnica, i programmi di
innovazione agroeco-biologica e la
promozione commerciale dei prodotti
alimentari Bio-Italiani. .
Purtroppo,
invece, ancora oggi tali risorse vengono
destinate, illegittimamente, ad agricoltori
che acquistano pesticidi in gran quantità,
attraverso il sostegno dell'Agricoltura
cosiddetta "Integrata", o peggio definita
"conservativa" (a base di enormi dosi di
Disseccanti chimici totali), senza
rispettare gli obblighi di impiego
prioritario delle tecniche sostitutive dei
prodotti chimici sintetici, non previsto nei
disciplinari di riferimento, con i quali si
stanno "distraendo" enormi risorse
agroambientali, europee e nazionali, per una
"falsa agricoltura integrata". Trattasi in
realtà di una semplice lotta chimica
"guidata" (...dalle Multinazionali) con
danno doloso alla salute pubblica e
all'ambiente, per il conseguente continuo
aumento delle vendite di Pesticidi Chimici
realizzatasi in Italia, a differenza di
quanto accaduto in altri paesi europei. Una
truffa comunitaria pesantissima a danno
della nostra salute e di quella degli
agricoltori in primis, attuata con i soldi
delle nostre tasse, altresi destinati al
Biologico.
Anzi, le regioni
intenderebbero continuare a utilizzare fondi
agroambientali per l'agricoltura integrata,
o cosiddetta "conservativa", nonostante
su ciò si sia
chiaramente espressa la Corte dei Conti UE
giò nel 2005 (Rel. n. 3/2005) e nel 2011
(Rel. n.7/2011), chiedendo di evitare lo
sperpero di risorse per presunte e
incontrollabili "riduzioni di Inputs"
chimici, nel periodo 2007-2013. Ma solo
poche regioni hanno seguito le indicazioni
della Corte dei Conti, mentre la maggior
parte ha continuato a "Sovvenzionare
l'acquisto dei pesticidi chimici" con i
fondi europei destinati alla loro drastica
riduzione !!!
Mentre i
Pagamenti per l'agricoltura Biologica sono
stati arbitrariamente sotto-commisurati
rispetto ai valori previsti dalle norme UE.
Una vera e
propria truffa comunitaria, su cui sono in
corso ricorsi amministrativi ai TAR e
sarebbe il caso di aprire vertenze penali,
anche per le drammatiche conseguenze sulla
salute umana in Italia, avendo raggiunto nel
nostro paese il record mondiale dei tumori
infantili ed avendo perso almeno 10 anni di
vita media sana dal 2004 ad oggi, con un
boom delle malattie degenerative
epi-genetiche, le cui principali concause
sono rappresentate appunto dai residui
chimici di pesticidi e disseccanti negli
alimenti.
La presunta
agricoltura integrata non è conforme alle
norme, in quanto trattasi di un semplice
elenco di pesticidi chimici ammessi ed in
quantità enormi, laddove i mezzi biologici
sono solo facoltativi e non obbligatori.
E non risulta nè controllabile nè
verificabile, dal momento che non si può
stabilire il numero di trattamenti
effettivamente eseguiti dagli agricoltori,
ne le dosi di impiego, essendo possibile
acquistare agrofarmaci chimici di sintesi a
scontrino, e/o senza alcuna prescrizione
tecnica obbligatoria (Ricettario).
Inoltre,
negli attuali disciplinari di agricoltura
integrata è previsto l'impiego di pesticidi
chimici di sintesi in quantità e qualità
molto superiore ai normali interventi
fitosanitari effettuati nell'agricoltura
convenzionale.
Non si comprende
come possano essere state approvate ed
erogate dalla Commissione Europea, Diretta
dal Dr. Peters e coordinata dal Dr.
Colleluori, risorse agroambientali per
presunti incrementi di costi e minori
ricavi, assolutamente inesistenti, se si
seguono i disciplinari di Agricoltura
Integrata (Mis 214, Azione a dei Piani di
Sviluppo Rurale Regionali 2007-2013)
DEROGHE SU
DEROGHE
Tutto ciò è
aggravato dalla continua utilizzazione
di Deroghe da parte dei servizi
fitosanitari regionali, che autorizzano e
prescrivono spesso interventi con prodotti
chimici di sintesi nemmeno previsti nei
disciplinari di produzione integrata, quando
potrebbero essere sostituiti da interventi
preventivi naturali e biologici (es. uso di
rame e zolfo).
Ciò avviene,
ad esempio, da anni in Umbria (così come in
altre regioni), per le malattie fogliari dei
cereali, laddove nelle schede colturali di
difesa fitosanitaria non è indicato
l'impiego di formulati biologici a base di
rame e zolfo.
Tali mezzi
tecnici, autorizzati in agricoltura
biologica, sono consentiti nella produzione
integrata ma indicati genericamente solo
nelle linee guida generali ai disciplinari
di produzione integrata, che gli agricoltori
spesso non conoscono, avendo a disposizione
solo le schede colturali sintetiche con i
principi attivi chimici di sintesi ammessi
per la singola coltivazione.
In tal modo, una
volta verificatisi attacchi di patogeni,
vengono prescritti interventi ormai tardivi,
pressochè inutili (in quanto il danno è
ormai fatto) e in deroga ai prodotti ammessi
nel disciplinare, con impiego di
antiparassitari chimici di sintesi sulle
coltivazioni in prossimità della raccolta,
con ulteriori danni sul prodotto per il
calpestio, inquinamento ambientale e
tossicità per gli operatori agricoli,
aggravando nel contempo la presenza di
residui nei cereali, con danno per la salute
dei consumatori.
Fino a qualche
anno fa, mai gli agricoltori trattavano i
cereali con Pesticidi e Fungicidi chimici
per tali patologie. Ciò dimostra la non
corretta applicazione delle misure
agroambientali e l'incremento d'uso di
pesticidi che contrasta gli obiettivi della
politica agroambientale europea, con
conseguente accumulo di residui chimici,
molto gravoso per la salute pubblica. in
quanto trattasi della base della dieta
Italiana e mediterranea (Frumento).
Inoltre, è
necessario precisare che l'uso dei
disseccanti chimici, pratica diffusasi di
recente ed inserita nei disciplinari di
agricoltura integrata, sostituisce i mezzi
meccanici in pre-semina, l'esatto contrario
di quanto prevede la normativa europea
sull'agricoltura integrata... Pratica
sovvenzionata attraverso i Pagamenti
agroambientali europei (!!) con enormi danni
per la distruzione dell'humus, il dissesto
idrogeologico conseguente, l'inquinamento
delle falde superficiali e profonde (residui
di glifosate, e metaboliti si ritrovano
ovunque nelle acque), pericoli per la salute
per i residui chimici negli alimenti e, in
ultima analisi, causa di incremento delle
patologie sulle coltivazioni di cereali,
dovute all'alterazione degli equilibri
microbici del suolo e del metabolismo delle
piante indebolite, che rendono più virulenti
gli attacchi dei patogeni sui cereali, con
necessità di trattamenti fitosanitari, prima
non necessari...
Non soddisfatta,
nel 2014 la Regione Umbria ha addirittura
autorizzato l'uso di disseccanti chimci
sulle coltivazioni prima della raccolta
pratica indecente che aumenta in modo
esponenziale i residui chimici sui cereali,
base della dieta italiana.
A ciò si
aggiunga che spesso vengono
richieste autorizzazioni straordinarie di
prodotti chimici addirittura revocati dal
commercio, concesse con leggerezza dal
Ministero della Sanità, a seguito di
semplici richieste di gruppi di agricoltori
locali, con giustificazioni senza basi
scientifiche e soprattutto senza valutare le
possibili alternative Agroecologiche.
Misure
agroambientali non controllabili
Secondo la Corte
dei Conti UE i registri di agricoltura
integrata, di fatto, non sono
verificabili, basandosi su
"autodichiarazioni dei beneficiari dei
pagamenti agroambientali e controlli
inconcludenti". Nessuna verifica, anche da
parte di enti di controllo terzi, può
basarsi su una tale disciplina
dell'agricoltura integrata (elenco di
pesticidi ammessi e loro dosaggi), in realtà
una semplice Lotta Chimica "Guidata", come
definita correttamente nei testi scientifici
di Fitopatologia ed Entomologia Agraria.
E non si
comprende come possano, oggi, la maggior
parte degli enti di certificazione biologica
italiani prestarsi a validare tali procedure
con presunti controlli e certificazioni
delle Produzioni Integrate basate su tali
disciplinari (vedasi Marchio Agriqualità
della regione Toscana, a titolo di
esempio... una forma di pubblicità
ingannevole nei confronti dei consumatori).
In una corretta
disciplina dell'Agricoltura Integrata,
l'unica modalità di controllo possibile
sarebbe quella sulle fatture di acquisto dei
mezzi tecnici biologici di difesa,
obbligatori e prioritari, effettuabile da
enti terzi di certificazione, oltre che
sulla prescrizione fitoiatrica da parte di
agronomi specialisti dell'eventuale
necessità di interventi con agrofarmaci di
sintesi chimica, qualora effettivamente si
rendano necessari per "insufficienza" (con
uso prioritario di tecniche biologiche) o
"mancanza" di altre tecniche "biologiche"
alternative, regolarmente registrate al
commercio nei confronti delle specifiche
avversità colturali.
Pertanto i
Pagamenti Agroambientali attualmente erogati
per l'Agricoltura integrata "falsificata"
devono essere immediatamente sospesi e
revocati, consentendo eventualmente alle
aziende il passaggio all'agricoltura
biologica, al fine di mantenere il diritto
ai pagamenti agroambientali percepiti ad
oggi illegittimamente da molti agricoltori.
Agricoltori che sono stati in tal modo
ostacolati nella riconversione biologica
delle produzioni, altresì indicata come
obiettivo prioritario della politica
agroambientale europea 2007-2013, in
particolare nelle aree intensive, laddove a
maggiore l'impiego dei mezzi chimici
pericolosi per la salute e l'ambiente e si
sarebbero potuti ottenere i maggiori
benefici dalla riconversione Biologica, oggi
relegata per lo più a territori marginali
laddove l'uso della chimica era già molto
ridotto
Su ciò si è
chiaramente espressa più volte la Corte dei
Conti UE (Rel. 3 /2005 e Rel. 7 /2011), la
quale ha chiesto alla Commisisone UE di non
approvare nei PSR 2007-2013 misure
agroambientali basate su semplici "riduzioni
di inputs chimici", in quanto non
controllabili ne tantomeno verificabili.
Mentre, invece, la Commissione ha continuato
ad approvare misure di falsa agricoltura
integrata.
A conferma del
fallimento delle politiche agroambientali
delle regioni Italiane, non c'è stato alcun
calo nella vendita di agrofarmaci chimici in
Italia, anzi c'è stato un incremento, con
risultato Agroambientale addirittura
Negativo, dovuto alle misure regionali di
sostegno per l'agricoltura integrata, che,
di fatto, hanno sostenuto l'acquisto di
pesticidi chimici di sintesi, addirittura di
disseccanti (Glifosate e similari)
utilizzati in presemina delle coltivazioni,
invece delle lavorazioni dei terreni.
Bandi
illegittimi recenti (Es. Regine Umbria e
Toscana)
La Regione
Umbria ha addirittura aperto un Bando per
l'agricoltura integrata in aprile 2014, con
impegno quinquennale degli agricoltori. In
tal modo rischiamo di perdere anche i
prossimi 5 anni, invece di riconvertire gli
stessi agricoltori alla coltivazione
Biologica, con conseguenti immensi benefici
sanitari ed ambientali. Nonstrante
l'agricoltura integrata oggi sia un obbligo
e non possa usufruire di pagamenti per
impegni facoltativi come quelli
agroambientali.
Tale bando va
immediatamente interrotto d'autorità da
parte della corte dei conti, se non
interviene la Commissione UE.
Indicatori
Ambientali, Sanitari e Dissesto
idrogeologico
Gli Indicatori
Ambientali e Sanitari Certificano il
Fallimento della Politica Agroambientale in
Italia.
Su tale materia
è pertanto ipotizzabile una truffa dolosa,
aggravata dai danni alla salute (in primis
degli agricoltori) e
all'ambiente, considerando che l'Italia ha
raggiunto il record mondiale di tumori
infantili (OMS) e l'aspettativa di vita sana
si è ridotta di oltre 10 anni (EUROSTAT) nel
nostro paese, dall'avvio delle
programmazioni agroambientali europee.
Oggi risultano
oltre 130, in continuo aumento, i residui
di pesticidi nelle acque superficiali e
profonde (Fonte ISPRA -ARPA), principali
indicatori del destino e dell'uso dei
fitofarmaci in un territorio, ovvero del
fallimento delle misure agroambientali
regionali per l'agricoltura "(dis)integrata".
Misure che di fatto, hanno ostacolato la
riconversione biologica dell'agricoltura
Italiana, raggiungendo addirittura un
risultato negativo, ovvero l'esatto opposto
degli obiettivi dei regolamenti
agroambientali europei che prevedevano la
sensibile riduzione dell'uso dei Pesticidi.
il cui mercato da 20 anni ad oggi è
praticamente raddoppiato.
Senza calcolare
le conseguenze sul dissesto idrogeologico
causato dalla perdita dell'Humus nei
terreni, causato dall'uso dei disseccanti
agricoli, con mancato trattenimento di acqua
a monte su milioni di ha con conseguenti
alluvioni sempre più drammatiche, ormai
all'ordine del giorno.
Per erogare i
pagamenti agroambientali dev'essere
obbligatoria la controllabilità e
verificabilità del risultato agroambientale,
ma il Ministero Agricoltura non ha ancora
ben definito nemmeno come controllare il
sistema dell'agricoltura integrata, che è
oggi obbligatoria, mentre continuano a
sparire miliardi di € dai PSR 2007-2013,
regalati a chi "acquista Pesticidi e
disseccanti chimici. L'unico modo per
controllare e verificare la corretta
agricoltura integrata è rappresentato dal
controllo fiscale d'acquisto dei mezzi
tecnici sostitutivi di quelli chimici,
unitamente alle prescrizioni tecniche degli
eventuali interventi chimici resisi
necessari.
Speriamo che
tali risorse, dolosamente distratte, vengano
recuperate da un'azione decisa della corte
dei Conti e dei tribunali amministrativi e
Penali e utilizzate per la riconversione
biologica delle stesse aziende agricole,
potenziando adeguatamente i pagamenti
agroambientali corrispondenti per il giusto
calcolo dei mancati redditi e maggiori costi
e dei costi di transazione, oltre che dei
benefici indiretti del sistema agricolo
biologico. Alcuni Agricoltori della Toscana,
Umbria, Marche e Campania hanno presentato
ricorsi ai TAR sulla materia ed esposti al
Consiglio di Stato, oltre ad un'azione sulla
Corte dei Conti, avviata nel 2000.
Ricordando
che gli agricoltori sono le prime vittime di
tale sistema di "tossicodipendenza" dagli
agrofarmaci chimici e che avrebbero il
diritto a mantenere lo stesso reddito
(pagamento dei mancati ricavi e maggiori
costi), più la copertura dei costi di
transazione burocratica (20%), riconvertendo
le produzioni al sistema biologico
certificato. Con una maggiorazione del 30%
per le azioni collettive a immenso beneficio
territoriale. Quale agricoltore non
passerebbe al biologico, visto che i prezzi
di mercato superiori potrebbero garantirgli
anche un reddito superiore (dopo il periodo
di tre anni di conversione), oltre che la
salvaguardia della propria salute e di
quella dei propri figli e della nazione
intera?
Mente invece
molti di loro nemmeno sanno dei pagamenti
agroambientali previsti per l'agricoltura
biologica e i Sindacati agricoli li
"distraggono" sui pagamenti per
l'agricoltura integrata falsificata...
...vendendogli
pesticidi attraverso i consorzi agrari.
- Diritto
alla deriva zero di Pesticidi
Gli agricoltori
biologici e i singoli cittadini
hanno diritto alla deriva zero di pesticidi
chimici sui propri terreni
ed abitazioni come in tutti i luoghi
pubblici;
Pertanto chi usa
pesticidi deve mantenersi all'interno dei
propri confini (le pubblicazioni
scientifiche parlano di almeno 150 metri,
che spesso non bastano, vedasi pubblicazioni
e studi ad hoc sulla deriva degli
agrofarmaci, mentre il TAR del Trentino ha
stabilito 50 metri minimi).
Sui terreni di
confine, se si devono effettuare interventi
fitoiatrici, è di fatto obbligatorio l'uso
di mezzi biologici non pericolosi per
l'ambiente e la salute umana e i comuni
dovrebbero stendere dei regolamenti ad hoc,
essendo i sindaci responsabili della salute
pubblica dei propri cittadini.
Sarebbe questo
un modo, in fondo, per sperimentare la
produzione biologica, che una volta
dimostratasi efficace, dovrebbe essere resa
obbligatoria con divieto di registrazioni di
agrofarmaci di sintesi sulla maggior parte
delle coltivazioni, oggi semplicemente
inutili.
E' il caso ad
esempio della Viticultura ed Olivicoltura,
facilmente gestibili con sistemi biologici,
spesso con efficacia superiore a quella dei
mezzi chimici, come dimostrano le
statistiche nazionali.
E' in corso
al tribunale di Pistoia una causa (per la
quale il sottoscritto ha fornito consulenza
di parte lesa) dove il Giudice sta facendo
calcolare le distanze di irrorazione con
mezzi chimici, affinchè si ottenga deriva
zero nelle proprietà dei vicini, coltivatori
biologici o meno... un buon precedente.
- Contrasto
agli Abusi di professione
i Venditori di
pesticidi, consorzi agrari ed altri, non
possono prescrivere gli interventi
fitosanitari, trattandosi di abuso di
professione, delegata all'Agronomo, come
"Atto fitoiatrico" (circolare MIPAAF -
dell'Albo Agronomi).
Pertanto i
sindaci e le autorità competenti devono
vigilare affinche non ci sia abuso di
professione e perseguire gli eventuali
venditori che consigliano trattamenti
chimici, anche per il danno grave sulla
salute e l'ambiente.
E provvedere
alle relative sanzioni e denunce alla
Magistratura.
Gli agronomi che
definiscono gli interventi fitosanitari,
inoltre, devono essere indipendenti dalle
ditte venditrici di pesticidi e non possono
operare per semplice interesse economico
(es. rappresentanza di Pesticidi chimici),
ma devono privilegiare tutte le tecniche
sostitutive degli stessi prodotti chimici di
sintesi pericolosi per l'ambiente, essendo
responsabili nella loro attività
professionale, di ricadute (positive o
negative) sulla salute umana e l'ambiente (Vedasi
circolare MIPAAF Ordine Agronomi sull'atto
fitoiatrico, allegata), diritti inviolabili,
Costituzionalmente tutelati (Art. 32, 9,
44).
E' possibile e
doveroso, pertanto, orientare la professione
degli agronomi verso la convergenza di
interessi sociali positivi per la salute e
l'ambiente, riconvertendo la professione
verso le tecnologie biologiche, così come i
Consorzi Agrari ad Agroecobiogici.
Nell'interesse
di tutti, considerando che oggi il fatturato
di Pesticidi Chimici in Italia è di circa 1
miliardo di € è le regioni italiane hanno
circa 4 miliardi di € all'anno per i PSR
(piani di sviluppo rurale a priorità ed
obbligatorietà agroambientale), con cui si
potrebbe raddoppiare il mercato degli
antiparassitari per l'agricoltura, puntando
al sostegno dell'impiego di quelli
"Biologici".
Che non
necessitano di prescrizione fitoiatrica in
quanto non pericolosi per la salute
- Conflitti
di interesse da risolvere: per una
convergenza di interessi comuni
Le associazioni
di categoria, Coldiretti, Unione Agricoltori
e CIA, che partecipano nelle società di
gestione dei consorzi agrari, cooperative,
Molini popolari ed altri enti interessati
alla vendita dei Pesticidi Chimici, non
possono partecipare alla definizione dei
disciplinari di Agricoltura Integrata, in
quanto in palese conflitto di interessi. Ne
tantomeno possono sedere nei tavoli
verdi dei PSR Regionali, per la definizione
dei pagamenti agroambientali per
l'agricoltura biologica ed integrata. Cosa
che purtroppo avviene da oltre 20 anni,
dall'avvio dei programmi agroambientali
europei , nei cosiddetti "Tavoli Verdi" di
Concertazione e "Comitati di sorveglianza"
dei PSR Regionali.
La situazione di
conflitto di interesse si potrebbe risolvere
riconvertendo i consorzi agrari alla vendita
di prodotti per il sistema
Agro-Biologico (convergenza di interessi) e
con il sostanziale divieto di uso di
Pesticidi in Italia, laddove vi siano
tenciche disponibili alternative
(Comparative assessment) di tipo biologico,
regolarmente registrate al commercio e,
pertanto "efficaci".
I Pesticidi sono
definiti dalla Direttiva sull'uso
sostenibile degli agrofarmaci, come
"pericolosi per la salute e l'ambiente".
Essi sono concause aggravanti di
numerosissime patologie degenerative
(Alzheimer, Parkinson, tumori e
cancri, ecc), riconosciute a livello
internazionale.
Pertanto vanno
attuate tutte le pratiche atte a sostituirne
l'uso, con le conseguenze penali per chi non
rispetta tali diritti inviolabili.
Si allega il D.
Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150 (cercare in
Internet)
Prof.
Giuseppe Altieri - Agroecologo
ALLEGATI:
- allego il PDF
della Circolare sull'Atto fitoiatrico,
inviata
dall'Albo degli Agronomi e il link di
riferimento con la ricezione il documento è
chiarissimo e non ammette dubbi sul divieto
di chi vende pesticidi a effettuare
consulenze sull'impiego degli stessi e sulla
priorità di utilizzo dei mezzi tecnici
sostitutivi di quelli chimici di sintesi
nella prescrizione dei Dr. Agronomi
saluti cari
Prof. Altieri
Circolare Conaf
N. 37/2011 - Competenza dei Dottori Agronomi
e Dottori Forestali in materia fitoiatrica
CIRCOLARE N. 37ATTO FITOIATRICO.pdf
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Semplice metodo di lotta
biologica al Coleottero parassita
delle derrate alimentari:
QUASSIA AMARA -
Insetticida-aficida
Il suo principio attivo, la quassia,
ha proprietà simili al piretro ma
con minore persistenza e totale
innocuità per l’uomo, gli animali
domestici, api e coccinelle. Oltre
alla sua azione abbattente crea un
effetto repellente rendendo
inappetibile il fogliame. Per questa
sua caratteristica non va usato in
epoca vicina al raccolto su specie
eduli.
QUASSIA AMARA
Destinazione d’uso: Insetticida, Aficida in
frutticoltura e piante ornamentali. Afidi ,
minatori fogliari, dorifora della patata,
Tentredine della rosa, Psylla, Carpocapsa,
Cydia del pero, Ceroplasta, Tignola della
vite e del pesco.
Composizione: soluzione acquosa di Quassia
amara al 15%
Caratteristiche: La quassia, principio
attivo della Quassia Amara, ha proprietà
simili al piretro, ma meno persistente ed
innocuo per l’uomo, gli animali domestici,
le api e le coccinelle. Gli interventi sulle
piante oltre ad avere un’azione abbattente
verso i litofagi in genere, rende il
fogliame inappetibile creando un effetto
repellente. Si consiglia pertanto di
effettuare trattamenti ravvicinati al
raccolto su specie con frutto e foglie
eduli.
Modalità d’uso:Trattamenti vegetativi: gr.
6-8 (1/2 tappo) per litro di acqua. Per
migliorare l’adesività è consigliabile
addizionare ½ tappo di silicato di sodio.
Le proprietà insetticide del quassio sono
note da tempo e risalgono alla fine del
1800. Quassia amara, specie arborea
tropicale appartenente alla famiglia delle
Simaroubaceae, è originaria del Brasile e
della Guyana ed è coltivata in Colombia,
Panama, e nelle Indie Occidentali. Per
estrarre i principi attivi, il legno di
quassio, in scaglie o cilindretti, si lascia
macerare per 24 ore in acqua, poi si porta a
ebollizione per 15-20 minuti. Se il prodotto
è in polvere micronizzata, una semplice
macerazione per 1-2 giorni è sufficiente e
si può, così, eliminare la bollitura. Le
quassine sono le sostanze insetticide che si
estraggono.
Spettro d'attività: risultano attivi
soprattutto contro afidi, tentredini,
tripidi, altiche. Tossicità e selettività:
le quassine sono sostanze atossiche per
l’uomo, gli animali a sangue caldo, le api e
gli altri insetti utili. I preparati a base
di quassia, quindi, possono essere
distribuiti anche durante la fioritura.
Possiedono una bassa persistenza ambientale.
Non sono fitotossiche.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Le vere cause delle alluvioni - Nov.
2011
Distruzione dell'Humus
a causa di
disseccanti, diserbanti e
Pesticidi agricoli, abbandono dei
terreni e distruzione di siepi... per
migliaia e migliaia di Ha ...che
confluiscono in ogni fiume... Riportiamo
agli agricoltori italiani la responsabilità
della nostra salute.
Gentile Dr. Zunino,
ho letto il suo commento sull'alluvione in
Liguria (che allego in fondo), così come ho
ascoltato infiniti commenti alle
televisioni, e pertanto Le faccio presente
che se non mettiamo a posto l'agricoltura,
liberandola dalla chimica che distrugge
l'Humus
e dalle speculazioni commerciali che
provocano abbandono delle terre, le
alluvioni saranno sempre più pericolose...
per la mancanza di trattenimento delle acque
"a monte" nei terreni agricoli.
Abbiamo oltre € 25 miliardi di fondi
comunitari di Sviluppo Rurale in Italia per
il periodo 2007-2013 (ne sono stati spesi ad
oggi meno della metà , ndr... e rischiamo di
perderli anche per il prossimo periodo
2014-2020, se non li utilizziamo a
dovere...), oltre ad almeno altrettanti
fondi di cosiddetti Premi PAC di Sostegno al
reddito degli agricoltori (con cui si
continua a sostenere agricoltura chimica, ed
allevamenti senza terra industriali,
produttori di liquami inquinanti invece di
fertile letame, ndr).
Fondi destinati
al cosiddetto "Sviluppo rurale" ovvero per
la riconversione (obbligatoria e prioritaria
per Regolamenti europei) verso la
coltivazione Biologica, rimettendo in tal
modo a posto i nostri campi oggi martoriati
dalla chimica (disseccanti arancio che
distruggono i microrganismi, irrorati prima
della semina e sotto le vigne, i frutteti e
gli oliveti, pesticidi in altissime quantità
con molti residui nei cibi, ecc).
Chimica che distrugge l'humus e la
vegetazione che protegge la terra ...la
quale, pertanto, non trattiene più l'acqua e
si sfalda... provocando disastri le cui
cause sono principalmente dovute alla
diminuzione di sostanza organica stabile dei
terreni, la vera e propria "spugna" che
assorbe acqua fino a 10 volte il suo peso.
Concausa aggravante è anche l'abbandono dei
terreni e la mancanza di coperture
autunno-invernali, oltre alla distruzione,
iniziata negli anni 60' per una sfrenata
meccanizzazione, delle piante idrofile come
salici, Platani e pioppi, che evaporano
migliaia di litri d'acqua al giorno lungo i
fossi, i canali dei campi e in ultimo i
fiumi... che ricordo a tutti, raccolgono le
acque di migliaia di ha di terreni agricoli
e boschivi...che oggi vengono a saturarsi
troppo facilmente, rilasciando a un certo
punto l'acqua tutta insieme, così creando
delle vere a proprie "bombe idriche", che
cadono a valle portandosi via tutto ciò che
incontrano...erodendo nel contempo i terreni
che si sfaldano in fango, con incremento
progressivo del problema della
drammatica riduzione del "trattenimento
d'acqua a monte"...Ciò e misurabile con
attrezzature semplici messe lungo i fossi di
scolo dei campi...
Oggi vi sono
fondi europei di sviluppo rurale immensi (in
Europa oltre € 200 miliardi investiti), per
rimettere le siepi, pagare tutti i mancati
redditi, i maggiori costi, più un 20% per
chi coltiva in biologico, per inserire le
coltivazioni di copertura autunno-invernali
intercalari tra le colture da raccogliere,
per incrementare la biodiversità, proteggere
le aree di interesse naturalistico (Natura
2000)... e sostenere tutte quelle pratiche agroambientali atte a prevenire le
catastrofi e migliorare la fissazione del
carbonio del terreno incrementando l'Humus
(e risolvendo nel contempo l'effetto serra,
ndr)... fondi utilizzabili e sufficienti per
milioni di ha.
In tal modo ..."preservando la fertilità dei
terreni per le generazioni future"... (Art.
44 della Costituzione Italiana, che
tutela inoltre i diritti inviolabili alla
salute e all'ambiente salubre,
Art. 32, e
Art. 9, regolando l'attività economica
affinche' tali diritti non vengano violati,
Art. 41)
Ma queste immense somme europee, per la
miopia dei sindacati agricoli irresponsabili
(Coldiretti, Unione Agricoltori, CIA) che
sono molto spesso parti attive nelle
proprietà dei consorzi agrari che vendono
pesticidi ...mentre concertano le
politiche degli assessorati
all'agricoltura... in palese conflitto di
interessi.....finiscono nelle tasche di chi
abbandona i terreni senza coltivarli e,
molto peggio, di chi compra pesticidi,
chiamandola "agricoltura Integrata",
falsificandone le norme, secondo
disciplinari che oggi prevedono usi di
pesticidi molto superiori al normale impiego
in agricoltura convenzionale. Ad es. le
autorizzazioni a disseccare i terreni prima
di seminare con prodotti tossicissimi, a
disseccare le file dei vigneti, oliveti,
frutteti, consentendo oltre 30 trattamenti
chimici sui frutteti e oltre 20 sui
vigneti... scaricare, per controllare, i
disciplinari regionali di agricoltura
integrata delle regioni italiane da
internet, per il cui rispetto vengono
erogati i fondi agroambientali europei...
per comperare
Pesticidi !!!
Andate a vedere
in tutta Italia per esempio, le zone dei
vigneti con l'erba disseccata invece che
tagliata, per esempio, le zone del Gavi in
Piemonte (da cui l'Acqua scende in Liguria,
ndr) o a Conegliano Veneto (tanto per
ricordare un'altra alluvione terribile) e
guardate i terreni a milioni di ha
"arancioni" disseccati da contoterzisti ed
agricoltori che corrono indebitati, senza
preoccuparsi del futuro... e non hanno tempo
di lavorare la terra come si deve... il
tutto per risparmiare qualche €/ha...!!!
O, peggio gli oliveti "agente arancio" in
primavera... sotto l'effetto del solito
Glifosate (Roundup e prodotti similari),
il diserbante più venduto al mondo,
micidiale e presente in tutte le acque di
falda (fonte Ispra Arpa), così come altri
micidiali pesticidi e diserbanti...
Sulla non correttezza della Spesa
Agroambientale europea (Avviata nel lontano
1992, sic !) è intervenuta da almeno un
decennio la Corte dei Conti UE ripetutamente
(Relazione n. 3/ 2005 e n. 7/ 2011 sulla
Spesa Agroambientale delle regioni europee).
Ma le regioni continuano imperterrite nei
loro disastri a carico dell'economia
agricola e della salute pubblica e
dell'ambiente degli italiani. Mentre i
consorzi agrari non riescono a riconvertirsi
verso una "convergenza di interessi"...
ovvero a vendere prodotti e ritirare
raccolti Biologici !
Un disastro che è tra le principali cause
di oltre 30 miliardi di spesa sanitaria
nazionale all'anno per malattie degenerative
collegate direttamente o come aggravanti
all'impiego di pesticidi in agricoltura ed
ai residui negli alimenti e nel pescato.
Oggi il Cancro è la prima vera causa della
crisi economica italiana... siamo un "paese
al reparto oncologico" !!
L'Aspettativa di vita sana nel nostro paese
è calata dal 2003 ad oggi di almeno 10 anni
(dati UE), mentre il tasso di tumori
infantili neonatali cresce del 3% all'anno
in Italia, a differenza degli altri paesi
europei (dove l'uso di pesticidi è stato
drasticamente ridotto già negli anni '90).
L'Italia da sola consuma oltre il 35 % di
tutti i pesticidi UE, mentre l'agricoltura è
indebitata in maniera spaventosa e i
contadini vengono sfruttati dal commercio e
dalle industrie agroalimentari...
allorquando i fondi UE finanzierebbero lo
sviluppo delle filiere corte o dirette
locali e biologiche, in forma obbligatoria e
prioritaria.
Abbiamo in mano una finanziaria da almeno 40
miliardi di € annui per salvare l'Italia e
la vita degli italiani... oltre alla nostra
economia.
Sono almeno 20 anni che denuncio queste
mancanze, partecipando a trasmissioni
popolari come Report, Ambiente Italia, ecc.
Grazie a un manipolo di agricoltori
biologici abbandonati da tutte le "ufficiali
rappresentanze" abbiamo attivato i ricorsi
amministrativi ai TAR in Umbria, Marche
Toscana e Campania
E stiamo preparando un esposto alla Corte
dei Conti, che è informata dei fatti dal
2000, così come il Ministero Agricoltura, le
Regioni, la Commissione UE che approva
programmi spesso non conformi agli obiettivi
delle normative europee, salvo esporsi alle
puntuali critiche della Corte dei Conti UE
sopracitate...
Se qualcuno ci vuole aiutare... se qualcuno
vuole aiutarsi...
Se, poi, volessimo approfittare di questi
due prossimi anni cruciali, con ancora molti
fondi disponibili, per avviare la corretta
applicazione dei programmi Agroambientali
europei e regionali, facendo tutti un esame
di coscienza.....potremmo passare dal
conflitto alla convergenza di interessi, per
avviare finalmente una riconversione
Italiana Agroecologica, nel suo ruolo
multi-funzionale, cruciale per la
salvaguardia della salute e dell'ambiente
e la tutela del territorio dall'erosione,
per assicurare ai nostri figli la fertilità
biologica della Terra e la conservazione
della sua capacità di nutrirli. E non di
ammalarli, come oggi succede a causa del
sistema agro-industriale globalizzato
offerto nei Supermarket.
Approfittiamo della crisi industriale per
tornare alla Campagna e coltivare
biologicamente
(ci sono molti fondi anche per aprire nuove
partite iva di giovani agricoltori sotto i
40 anni)...
E ri-colleghiamo i cittadini agli
agricoltori attraverso i mercati locali e
solidali, al giusto prezzo.
Rimettiamo gli alberi lungo i fossi, le
siepi lungo i campi e i boschetti lungo i
fiumi, togliamo il cemento dove fa danni.
Ricostruiamo il Paesaggio tradizionale della
Campagna Italiana, restaurando i Casali in
Bioedilizia, dotandoli di energie
rinnovabili....
Soprattutto, ricostruiamo l'Humus
alla Madre Terra, recuperando le tradizioni
Agroecologiche e diffondendo tecniche
Biologiche avanzate "ecocompatibili".
Riportiamo agli agricoltori italiani la
responsabilità della nostra salute......sono
sicuro che loro ne avranno gran cura
By Prof. Giuseppe Altieri
Banca dei semi di proprieta' di
Rockefeller e
Bill Gates in Norvegia
http://www.segnidalcielo.it/pianetax_gates_rockefeller.html
ERBE MEDICINALI e
CIBO: Oltre a rendere
"presidi medici", le erbe
officinali.....
http://www.anh-europe.org/news/anh-press-release-anh-set-to-challenge-eu-herb-law
......ora vogliono passare alla fase 2:
Il Cibo
La Legge del Senato Americano: S510 (Bill S510)
rende illegale crescere, condividere, scambiare o vendere il cibo coltivato nel proprio orto. Se il senato americano accetterà la legge [S 510] si precluderebbe pubblicamente il diritto a far crescere, condividere, alimentare e mangiare ogni cibo che la natura fa. Diventerà un un attacco contro il libero commercio, la coltivazione e il consumo di alimenti e prodotti agricoli di propria scelta.
”Sarà incostituzionale e contraria al diritto naturale, o se volete,
alla volontà di
Dio".
Dr. Shiv Chopra - Canada informatore Salute
http://www.youtube.com/watch?v=gOups0dfdwM&feature=related
http://www.infowars.com/senate-bill-s510-makes-it-illegal-to-grow-share-trade-or-sell-homegrown-food/
In un
articolo del Prof. Giuseppe Altieri -
agernova@libero.it -
Agroecologo, Docente Ordinario di
Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura
Biologica ho letto che i prezzi pagati
agli agricoltori hanno raggiunto oggi il
minimo storico infatti la paglia (12 €/q.le)
vale più del grano (11,5 €/q.le)…. mai
successo nella storia umana !
"oggi alleviamo 10 miliardi di bovini che
mangiano almeno come 30 miliardi di persone
in fabbriche di animali piene di medicinali
ed ormoni. Vengono nutriti con mais, soia e
altri prodotti e sottoprodotti agricoli e
industriali che consumano più petrolio
dell'energia solare fissata attraverso la
fotosintesi dalle coltivazioni. In tal modo
accumuliamo nelle carni moltissimi residui
chimici, soprattutto pesticidi...mentre 1
miliardo di esseri umani soffrono la fame.
Il prof Altieri sostiene che basterebbe
puntare alla sovranità alimentare
autosufficiente dei singoli popoli
attraverso l'Agroecologia e le Produzioni
Biologiche Tradizionali locali,organizzate
con filiere corte o dirette, dai produttori
ai consumatori ed inoltre dovremmo ridurre
di almeno il 70% gli animali allevati al
mondo."
Tratto da: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/hrubrica.asp?ID_blog=281
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Scienze e tecnologia - Clima: Fao, allevamenti bestiame inquinano piu' delle auto
Gli allevamenti di bestiame generano piu' gas a effetto serra del settore dei trasporti.
Lo afferma la Fao, l'Agenzia Onu per l'Alimentazione e l'Agricoltura, nel cui studio si legge che gli allevamenti sono fonte del 18% di tutte le emissioni di anidride carbonica legate alle attivita' umane. E oltre alla CO2 il settore degli allevamenti e' anche responsabile del 65% delle emissioni di protossido d'azoto, prodotto dal letame, un gas quasi 300 volte piu' pericoloso dell'anidiride carbonica per il riscaldamento globale del pianeta.
Inoltre, secondo la Fao, alla luce dell'aumento delle capacita' produttive del settore, la situazione e' destinata a peggiorare. (Agr) - Strano che per millenni la Natura non ha mai "reclamato", eppure anticamente gli animali erano molto piu' numerosi !
AMAZZONIA va....ARROSTO
Con un rapporto scandalo, un
video blog e un reportage fotografico, Greenpeace denuncia la diretta relazione tra l'espansione dell'allevamento bovino e il dilagare della distruzione della foresta amazzonica. Il polmone del mondo nello stato del
Mato Grosso è la regione con il più alto tasso di deforestazione. Il 79,5% delle aree recentemente deforestate in Amazzonia è stato destinato al pascolo.
http://www.greenpeace.org/italy/news/amazzonia-bovini
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Mentre il popolo italico si masturba
sulla rete trasformando la
conoscenza in giornalettismo
assorbendo le notizie come macchine
programmate per ripetere, e nulla
compie a favore della giustizia, e
nulla è stato capace di fare, mentre
le Elitè hanno i prossimi 100 anni
di storia. - Gennaio 2015
Chi nasce schiavo muore schiavo solo
da qui forse nascerà un nuovo mondo
senza schiavi e servi.
Questo non è il cambiamento, sperare
nella politica non è un cambiamento
e solo l' illusione che siete
addestrati a pensare. Da quando vi
illudete che latrare sia il
cambiamento le Corporations sono
alle vette storiche di incasso mai
raggiunti anche grazie al vostro
fallimento, ma voi non lo sapete
perchè semplicemente non avete mai
saputo. Non si esce da un baratro
millenario di ignoranza umana
sbraitando conoscenza che non si è
mai avuta.
“Non esiste vento favorevole per il
marinaio che non sa dove
andare”.(Seneca)
MONSANTO ACQUISTA il CLIMA TRAMITE la
CLIMATE CORPORATION
ST. LOUIS (US) - (BUSINESS
WIRE)
Ha annunciato oggi di aver siglato
un accordo definitivo per l'acquisizione Il Climate Corporation per
un prezzo d'acquisto pari a circa 930.000
milioni dollari: Monsanto Company (NYSE MON) - LOUIS - (BUSINESS WIRE).L'acquisizione combinerà l'esperienza
di The Climate Corporation in analisi di
agricolturae di gestione del rischio con la
R & S capacità di Monsanto, e
fornirà l'accesso degli
agricoltori alle ulteriori informazioni
sui molti fattori che influenzano il
successo dei loro
raccolti.
Capacità combinate
delle società sosterranno una maggiore
produttività, mentre utilizzando risorse
limitate del pianeta più precisamente.
L'acquisizione dovrebbe espandere la
leadership della ClimateCorporation nel
campo della scienza dei dati, che
rappresenta il prossimo importante passo
avanti del settore
agricolo, e immediatamente ampliare sia nel
breve che le opportunità di crescita a lungo
termine per il
business di Monsanto e integrata piattaforma Farming
Systems.
"la Climate Corporation è focalizzata
sul sbloccare nuovo valore
per l'azienda attraverso la scienza dei
dati", ha detto Hugh Grant, presidente e
amministratore delegato diMonsanto. "Tutti benefici quando
i contadini sono in grado di produrre di più
con meno risorse. Il team Climate Corporation porta
la perizia di primo piano che continuerà a
beneficiare ampiamente agricoltori e la
loro linea di fondo, e
vogliamo estendere questo enorme lavoro e
ampliare la loro portata a più colture e più
aree del mondo. Non vediamo l'ora di
lavorare a stretto contatto con i nostri
partner di distribuzione e altri operatori
del settore agricolo per portare questa
suite di risorse informative alla
fattoria. "
Tratto dal sito: MONSANTO
La CLIMATE CORPORATION
La Climate Corporation è stata fondata nel
2006 da un team di grande successo di
ingegneri elettronici e scienziati di
dati precedentemente con Google e altre
aziende di tecnologia leader della Silicon Valley.
Da allora, l'azienda ha costruitola
piattaforma più avanzata tecnologia del
settore agricolo che unisce iper-locale di
monitoraggio meteo, modellazione dei
dati agronomici, e le simulazioni
meteorologiche ad alta risoluzione per
fornire una suite completa di piena
stagione di monitoraggio, analisi
e prodotti di gestione del rischio.
Tratto
da: ilnuovorinascimentoitaliano.blogspot.it